Sinner e i mancati complimenti social alla Paolini: un caso che non esiste

Jannik è finito ingiustamente sul banco degli imputati per aver violato l'impietosa legge virtuale del web, ma lui dai social si tiene lontano: ecco perché non gli piacciono. Leggi i dettagli
Valerio Minutiello
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Sinner e il caso che non esiste. Jannik è finito ingiustamente sul banco degli imputati per aver violato la legge dei social. La sua tremenda colpa? Non aver dedicato un pensiero pubblico a Jasmine Paolini per la storica vittoria al Wta 1000 di Dubai. Un delitto imperdonabile per chi, purtroppo tantissimi, sui social ci vive e pensa che quello sia il mondo reale. Non esserci è una macchia indelebile, una colpa. Ma il mondo di Sinner è un altro. I social non fanno parte della sua vita, o quasi. Li usa, ma con tanta moderazione. Lo ha spiegato benissimo nella conferenza stampa a Roma dopo l’impresa agli Australian Open. “I social non mi piacciono - le parole di Sinner - perché quella non è la realtà. Magari oggi sto male, piango, ma poi sui social posto una foto felice. Io ho tanto rispetto ma sto tanto lontano dai social. Provo ad usarli molto poco, sto vivendo meglio senza i social e continuerò a fare così".

Sinner e il rapporto con i social

Parole che probabilmente non hanno ascoltato o hanno dimenticato in fretta quelli che gli hanno puntato il dito contro: un gesto che nel mondo dei social si fa con estrema facilità, spesso senza conoscere le cose. E allora perché, si chiedono i leoni da tastiera, tutti hanno fatto i complimenti (meritatissimi) a Jasmine tranne lui? Perché lui è diverso, e forse anche questo contribuisce a renderlo il campione che è. Sinner è presente sui social, ha un profilo ufficiale su Instagram con 2,3 milioni di followers. Eppure il suo ultimo post è quello di sei giorni fa, insieme con Vanity Fair, per promuovere un’intervista: insomma cose commerciali, che nemmeno gestisce lui.

Sinner e Berrettini, dall'abbraccio ai messaggi: lontano dai social

Sui social di Sinner non c’è nemmeno una parola di incoraggiamento per Berrettini, eppure proprio Matteo ha sottolineato quanto Jannik lo abbia aiutato a uscire dal momento buio, con il suo sostegno. E l'abbraccio (quello sì, reale) al Quirinale, dove si celebrava l'impresa degli eroi in Coppa Davis ma anche la storica vittoria di Jannik a Melbourne, vale più di mille post o storie virtuali. Berrettini e Sinner si sentono spesso in privato, nel mondo reale, come piace a Jannik. Ed è probabile che anche a Jasmine Paolini, “Jannika”, sia arrivato un messaggio privato dal numero tre al mondo. Ma questo lo spietato mondo dei social non può saperlo.

Il sogno: doppio misto alle Olimpiadi

Ci sono anche molti tifosi che hanno preso le difese di Sinner. Ma provando a superare questo caso inesistente potremmo immaginare una storia reale pazzesca da scrivere sul campo. Un doppio misto incredibile alle Olimpiadi di Parigi, Sinner-Paolini. Sarebbe una favola bellissima, magari coronata da uno storico oro. 


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