Paolini, niente paura: i numeri e il ranking dicono che l'impresa è pazzesca

Jasmine da lunedì sarà al settimo posto nel ranking Wta, la sconfitta con Swiatek non cancella un Roland Garros da sogno
Paolini, niente paura: i numeri e il ranking dicono che l'impresa è pazzesca© EPA
Valerio Minutiello
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Non è un sogno infranto. La sconfitta in finale contro l’aliena Swiatek al Roland Garros non può abbattere quel sorriso spontaneo di Jasmine. Era una missione impossibile, non è riuscita, ma tutto il resto rimane impresso nella storia, senza considerare che c’è ancora un’altra finale da giocare nel doppio con Errani contro Coco Gauff e Katerina Siniakova. Non è un dettaglio da poco. In queste due settimane da sogno Paolini ha stregato i i tifosi italiani, che nel secondo set le cantavano: “Ho visto la Paolini, e mamà… innamorato son”. Lunedì si troverà al settimo posto della classifica Wta. L’ingresso nella top ten è qualcosa di incredibile. A 28 anni, è la quinta italiana a raggiungere questo traguardo dopo Schiavone (2011), Errani (2013), Pennetta (2015) e Vinci (2016) L'anno scorso al Roland Garros era numero 57, una scalata pazzesca. 

Paolini si inchina a Swiatek, ma quanto è cresciuta

Con Swiatek, bisogna dirlo, non c’è stata storia, come negli altri due precedenti. La polacca però adesso è imbattibile: al Roland Garros festeggia il quarto trionfo negli ultimi cinque anni, il terzo consecutivo nello Slam parigino: alle avversarie ha lasciato solo le briciole, dopo aver annullato un match point a Naomi Osaka nel secondo turno. Per la polacca è la diciannovesima vittoria consecutiva e il terzo torneo vinto di seguito dopo Madrid e Roma. La distanza dalla numero uno è ancora tanta per Paolini, ma si è ridotta parecchio in queste due settimane. Jasmine ha acquisito tanta consapevolezza, grazie anche al lavoro del suo coach Renzo Furlan. Un po' di amarezza per la sconfitta (6-2, 6-1) nella sua prima finale Slam ci sarà, ma dopo averla smaltita resterà solo la soddisfazione per tutto quello che la tennista toscana sta facendo. Durante la premiazione si è presa la standing ovation di tutto lo stadio Philippe-Chatrier e l'applauso sincero di Iga Swiatek. Il futuro è suo.


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