Nitto ATP Finals, Becker: la rivelazione sulla prima notte in carcere

Il nuovo allenatore di Rune racconta la sua esperienza in prigione e attacca i tennisti di oggi
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"Non dimenticherò mai la mia prima notte in carcere. Quando sento i giocatori lamentarsi della pressione che subiscono durante una palla break mi viene da ridere". L'ex campione del tennis Boris Becker, che recentemente ha annunciato di essere il nuovo allenatore di Rune, si racconta a l'Équipe Magazine tra il passato in prigione e il presente nel tennis.

Becker e la frase contro i tennisti di oggi

"Quando sento i giocatori lamentarsi della qualità del cibo nella lounge, rido. Quando sento i giocatori lamentarsi delle condizioni di allenamento in campo, rido. Non ti impressiona più niente, quando sei stato in prigione. La prima notte in prigione non dormi, non più di quanto dormi l'ultima notte", ha aggiunto Becker.

La rottura con Djokovic

In carcere Boris aveva la BBC e poteva guardare Wimbledon, mentre Djokovic era "così gentile da regalare i biglietti alla mia fidanzata e ai miei figli, così ho potuto vedere anche loro in tv, sullo schermo, ai quarti di finale e in semifinale". "Con Novak siamo stati tre anni insieme, abbiamo vinto tutto, ripetutamente. Diciamo che separarsi era scritto da qualche parte. Penso che a un certo punto lui fosse stanco, si è preso una pausa e ne ho presa una anch'io. La storia d'amore perfetta stava per finire. Non è successo nient'altro. Sono diventato direttore tecnico del tennis in Germania. Ho passato molto tempo con il giovane Zverev, con la squadra di Coppa Davis".

Becker con Rune

Becker ha detto di sì a Rune perché "mi piacciono le personalità forti. Penso che il tennis abbia bisogno di giocatori con carattere, che esprimano le proprie emozioni. Se sanno coinvolgere il pubblico o l'arbitro è una cosa buona. Se Holger non rispetta le regole, pagherà una multa, come è successo a me".


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