© EPA Paura a Miami: Swiatek molestata da uno stalker durante l'allenamento, rafforzata la sicurezza
Nel circuito Wta sembra proprio ci sia un problema con gli stalker. Dopo il caso di Emma Raducanu, che durante una partita contro Muchova a Dubai è scoppiata in lacrime dopo aver riconosciuto tra gli spettatori un uomo che la perseguitava da tempo, a Miami la vittima è Iga Swiatek. In una sessione d'allenamento in vista del match (poi vinto) con Martens, la polacca è stata molestata da uno stalker, secondo Super Express Sport un 40enne connazionale della tennista che risiede in Florida e che su X, sotto lo pseudonimo DzonnyBravo, si vanta di essere il "più grande troll e più grande detrattore" di Swiatek. Il suo account, che è stato disattivato dopo questo episodio, era molto conosciuto sui social per la sua idolatria verso Novak Djokovic e il suo odio non solo per la numero 2 del mondo, ma anche per Jannik Sinner. Una vera ossessione per i due tennisti accomunati dai casi doping ingigantita dall'annuncio della squalifica di tre mesi per l'azzurro. Anche la polacca è dovuta rimanere fuori dal circuito per un mese.
Swiatek, le frasi shock dello stalker
È stato proprio lo stalker a pubblicare sul suo account (non più visibile) il video che prova la molestia nei confronti della polacca, bersagliata da offese a sua madre e alla sua psicologa Daria Abramowicz. Queste le frasi urlate dall'uomo: "Ehi Iga, chiama tua madre. Iga, quando farai pace con tua madre? Daria corre con l'acqua, come un cane addestrato". Un caso molto grave di odio insensato verso Swiatek e per cui verranno presi provvedimenti, come ha confermato il responsabile delle pubbliche relazioni della tennista polacca: "Stiamo monitorando il web per questi tipi di casi. Le critiche costruttive sono una cosa, minacce, discorsi d'odio o persino interruzioni dell'allenamento sono un'altra e questo non può essere consentito. Abbiamo segnalato la questione all'organizzatore del torneo e alla Wta, che hanno risposto immediatamente e hanno preso ulteriori precauzioni per le quali siamo molto grati. Garantire la sicurezza degli atleti è la cosa più importante, sono al centro dell'azione e il nostro compito è semplicemente proteggerli".