Musetti, perché quella di Barazzutti è una scommessa vinta

Il toscano vola in semifinale a Vienna mettendo in mostra il suo gioco entusiasmante. Oggi l’ostacolo è Draper
Lorenzo Ercoli
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Semifinale a Wimbledon e bronzo olimpico: il 2024 di Lorenzo Musetti sarebbe già da incorniciare così. La vittoria contro Zverev a Vienna aggiunge un altro tassello, confermando che il carrarese è sulla strada giusta anche per la prossima stagione. Dopo un 2023 pieno di ostacoli, Musetti aveva ricominciato dal numero 27 del ranking mondiale e da una scommessa: affiancare Corrado Barazzutti al coach storico Simone Tartarini. Una scelta presto nel mirino delle critiche, complice un bilancio non brillante di 9 vittorie e 13 sconfitte nei primi 13 tornei. Con umiltà, Musetti ha accettato anche di rimettersi in gioco nei Challenger 175 di Cagliari e Torino; nonostante le due finali perse, un modo per tamponare l’emorragia di punti in scadenza. 

Poi il cambio di marcia sull’erba: la finale raggiunta al Queen's e una semifinale a Wimbledon, fino al bronzo olimpico sulla terra parigina. Oggi possiamo dire che la scelta di Barazzutti, è stata in buona parte vinta. E la seconda vittoria stagionale su Zverev, dopo quella nei quarti olimpici, ha mostrato il meglio del classe 2002. Partenza in salita, ma un 2-6 7-6(5) 6-4 frutto di una rimonta tenace. Musetti ha ora qualcosa in più del solo estro e delle variazioni: sa gestire meglio i momenti chiave, difficilmente si estranea dalla partita come gli è capitato in passato, resta concentrato e trova soluzioni solide anche nelle fasi critiche del match.

Il serve and volley per annullare la palla break sul 4-4, impedendo a Zverev di andare a servire per la vittoria. Poi il tie-break decisivo nel secondo set, la partenza a razzo nel terzo, e una gestione dei game finali da manuale. Sono dettagli che, un anno fa, Musetti non sarebbe riuscito a combinare, e che oggi, invece, lo stanno trasformando in un giocatore più completo, seppur ancora in fase di crescita. Con questa vittoria non solo conquista la semifinale a Vienna (tornerà in campo oggi alle ore 15), ma risale virtualmente al numero 15 del mondo. Tuttavia, l’avanzata di Jack Draper, anch'egli semifinalista in Austria (affronterà Khachanov), potrebbe ancora mettergli i bastoni tra le ruote e impedirgli di eguagliare il proprio best ranking. Guardando più avanti, Musetti e Zverev potrebbero incrociarsi di nuovo già agli ottavi di Parigi Bercy, per il tedesco sarebbe un'occasione immediata di rivincita. 

Matteo Berrettini si è invece fermato ai quarti. Dopo un buon match contro Tiafoe, il romano ha ceduto a un brillante Karen Khachanov per 6-1 6-4. Il russo ha imposto il suo ritmo subito, strappando il servizio a Berrettini in avvio e prendendo il controllo. Apparso meno brillante sul piano fisico, Matteo ha provato a fare leva sul servizio nel secondo set, ma non è bastato; nel decimo game, subito dopo un break subito a zero, si era portato sul 15-40, ma Khachanov ha cancellato il pericolo con quattro punti consecutivi, chiudendo il match senza ulteriori difficoltà. 
Al WTA 250 di Guangzhou sorride Lucia Bronzetti, che si qualifica per la semifinale battendo Wang Xiyu per 6-4 6-1. Oggi la semifinale contro la qualificata Caroline Dolehide (non prima delle 12.30 italiane).  


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