"Perché Cobolli non è alle Olimpiadi al posto di Sinner?": lo sfogo social del papà

Un regolamento che fa discutere e che ha scatenato la reazione sui social di Stefano Cobolli, papà di Flavio
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Ha fatto discutere e continua a far discutere il regolamento del torneo olimpico di tennis. In occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024 le regole dell'evento stabilivano infatti che tutti i giocatori che si fossero ritirati dal singolare dopo il 19 luglio sarebero stati sostituiti da giocatori già in gara in un altro tabellone, e dunque in doppio. Una regola fortemente criticata nei giorni scorsi anche da Novak Djokovic, che al primo turno ha affrontato e battuto facilmente il doppista Matthew Ebden, che non disputava un match di singolare da oltre due anni. Ed è ciò che è accaduto nel caso di Jannik Sinner, ritiratosi dai Giochi Olimpici a causa di una tonsillite e sostituito dal connazionale Andrea Vavassori. In termini di classifica a sostituire il numero uno azzurro sarebbe potuto però esserci Flavio Cobolli, quinto giocatore italiano nel ranking. 

Cobolli escluso dalle Olimpiadi, le parole del padre Stefano

Nelle ultime ore Stefano Cobolli, papà di Flavio, ha commentato l'accaduto attraverso un lungo comunicato pubblicato sui social: "Approfitto di questa mia settimana di riposo per fare una piccola riflessione. In tanti mi hanno scritto nei giorni passati riguardo le Olimpiadi; del perché Flavio non abbia potuto partecipare nonostante la classifica top 50 (unico nel mondo ad essere escluso). Il regolamento parla chiaro: ogni nazione può portare i suoi migliori 4 singolaristi. Flavio era il quinto, quindi, tutto regolare. Buono per l’Italia che sta godendo di un momento magico. Perché Flavio non è entrato al posto di Sinner? Perché, ancora una volta, il regolamento stabilisce che se un giocatore qualificato (in questo caso Sinner) si cancella dopo il 20 di luglio, a quel punto entra al suo posto un giocatore onsite e non il giocatore che lo segue in classifica. Sinner si è cancellato, credo, il 23 di luglio e quindi pochi giorni dopo la deadline che avrebbe consentito a Flavio di subentrare. Anche in questo caso tutto regolare. Non sono certo io a discutere o polemizzare sulla questione se il regolamento sia giusto o sbagliato; né tantomeno sul perché Sinner abbia superato la deadline: avrà avuto le sue motivazioni". "Il mio pensiero, invece, si focalizza su Flavio - continua Stefano -. Al ritorno da Umago Flavio mi ha detto una frase che mi ha inorgoglito, reso fiero e fatto sentire bene. “Pa’, sai che avrei barattato la vittoria di un grande torneo ATP in cambio della partecipazione alle olimpiadi?. Attenzione, non vincere le olimpiadi ma partecipare! Beh, questo mi ha reso molto fiero perché allora la mia famiglia è riuscita a trasferirgli dei valori sportivi importanti. Pensare e riconoscere le Olimpiadi come il massimo traguardo sportivo, rappresentando il proprio paese, detto da un tennista, per me vale tanto. Vuol di dire che prima di sentirsi tennista si sente un atleta Italiano. Il mio pensiero in quel momento è andato a mio nonno Giorgio, medaglia d’oro al valor militare, ISTRIANO e con immensi valori patriottici, come del resto mio padre. Flavio, con quella frase, per me le ‘TUE Olimpiadi’ le hai giocate e vinte; sei giovane e ti auguro di raggiungere il tuo sogno olimpico in futuro. Daje!!!"


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