Quanto potrebbe guadagnare Sinner in caso di vittoria al Roland Garros: la cifra è pazzesca

Una pioggia d’oro sul tennista azzurro: adesso è diventato un brand internazionale. Nel 2022, è trapelata la cifra presunta del contratto con Nike
Lorenzo Ercoli
4 min

Vittorie, carisma, marketing, glamour: lo sport resta una questione di talento, ma fuori dai campi di gioco quest’ultimo si fonde con sempre più aspetti. In Italia, nessuno risplende come Jannik Sinner, il figlio che ogni genitore desidererebbe e, di conseguenza, l’icona che ogni brand vorrebbe. Non solo titoli, Jannik si è preso anche i cuori di milioni di fan.

I benefici di questa situazione sono anche economici e si vanno a sommare ai montepremi messi in palio nei tornei, unica cifra quantificabile. Prima di calcare i campi del Roland Garros, Sinner aveva già accumulato in carriera premi per un totale di 21.499.280 dollari. Nelle due settimane a Bois de Boulogne si è già garantito altri 650.000 euro approdando in semifinale (domani l’attesissima sfida con Alcaraz), cifra che potrebbe salire fino a 2,4 milioni di euro in caso di trionfo Slam. Ma non è tutto: altrettanto significativi sono i guadagni dagli sponsor e l’altoatesino con la sua ascesa a nuovo numero 1 del mondo potrà solo che beneficiarne. Quanto vale oggi Sinner? Stabilire un valore esatto è complesso, ma è chiaro che la sua stella sia in rapida ascesa.

I 150 milioni incassati da Sinner (forse)

L’assortimento degli sponsor di Jannik spazia ben oltre il mondo del tennis, dove è legato a Nike per l’abbigliamento e a Head per le racchette. Il panorama si estende dall’automotive al lusso, passando per il settore alimentare e la telefonia. Ben rappresentato da StarWing Sports Management, i dettagli finanziari dei suoi contratti sono avvolti nel segreto, tipico delle grandi agenzie tennistiche, che custodiscono gelosamente queste informazioni. Nel 2022, è trapelata la cifra presunta del contratto con Nike: 150 milioni di dollari per dieci anni (15 milioni a stagione), su questo fronte nessuna smentita. Non sono noti i dettagli, ma nel tennis i contratti di abbigliamento e racchette hanno una parte fissa e poi bonus molto importanti che sono legati a classifica e risultati nei tornei più prestigiosi.

Difficile stimare il valore di una sponsorizzazione

Stimare il valore di una sua nuova sponsorizzazione è un esercizio complesso. A differenza del calcio, dove le squadre possono quasi definire un listino per posizionamenti su maglie o nello stadio, nel tennis la dinamica è più personalizzata e dipendente da ciò che il giocatore deve dare al marchio. Elementi come i diritti d’immagine, la partecipazione a spot televisivi, la creazione di merchandising, l’engagement sui social media, le apparizioni pubbliche e le giornate dedicate al brand sono tutti fattori chiave. Inoltre, il settore merceologico dello sponsor influisce sulla negoziazione. Un’azienda che opera in un settore dove pochi concorrenti sono potenzialmente capaci di investire nel tennis, può verosimilmente spuntarla a meno rispetto a quanto accade a compagnie di grandi settori come quello bancario, dove la concorrenza è più intensa e c’è la consapevolezza che in Italia pochi abbiano l’impatto di Sinner. Si può poi fare l’esempio di Gucci: uno sponsor che oltre il semplice ingaggio economico, incrementa la visibilità di un giocatore. Aspetto cruciale in un ambiente tennistico sempre più affascinato dal mondo del glamour. Il valore commerciale di Sinner cresce nell’esatto momento in cui durante lo scorso Wimbledon entra in campo con la borsa di Gucci.

Tanti sponsor in Italia

Campione Slam e numero 1 del mondo (solo 29 nella storia), Sinner adesso è un’eccellenza. Sul fronte commerciale ha tanti sponsor in Italia, ma è il contesto internazionale a presentarsi come terreno di conquista. Le aziende globali tendono a legarsi esclusivamente ai migliori, Jannik con la sua figura esemplare e i suoi risultati è il profi lo ideale, quello che non richiede artifi ci di marketing. Un campione senza rischi reputazionali, distante anni luce dai “bad boy” del tennis. Insomma l’ambasciatore e il figlio che tutti vorrebbero.


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