"L'obiettivo numero 1 è andare a Malaga". Parole di Filippo Volandri alla Unipol Arena di Bologna in conferenza stampa alla vigilia del girone di Coppa Davis che vede l'Italia impegnata con Croazia, Argentina e Svezia. Le prime due si qualificano per i quarti, in programma come semifinali e finali a Malaga a novembre. Il capitano ha elogiato il gruppo azzurro che punta a raggiungere i quarti di finale per la seconda volta consecutiva, la quarta dal 2016. "È un altro mattone di un percorso che abbiamo cominciato un anno fa a Torino" ha dichiarato, in riferimento alla scorsa edizione delle Finals conclusa con una sconfitta nei quarti contro la Croazia. Ovvero proprio lo stesso avversario da cui inizierà il cammino nel girone di quest'anno, che comprende anche Argentina e Svezia. "È un onore e una responsabilità giocare in casa, i giocatori sanno che la responsabilità è maggiore" ha aggiunto Volandri. "Finalmente la squadra è al completo. Avere dei giocatori forti che arrivano in fondo agli Slam è un privilegio. Certo se giochi un tie a tre giorni da una finale Slam, averli tutti al 100% non è facile. Ma sono contento di avere un guppo unito".
Volandri: "Sinner vuole giocare, Berrettini sta bene"
Volandri abbraccerà Jannik Sinner in arrivo da New York dopo il quarto di finale dello Us Open contro Carlos Alcaraz. "Sinner ha speso tantissimo, ha avuto un problemino alla caviglia contro Ivashka e l'ha sentito anche contro Alcaraz. Ma quello che mi piace è che vuole giocare", ha aggiunto Volandri. "Il dualismo tra Sinner e Alcaraz è sano, e porterà entrambi ad alzare il livello. Sono convinto che di partite come quella vista a New York ce ne saranno ancora tante". Quanto alle condizioni di Matteo Berrettini, costretto a rinunciare alla nazionale l'anno scorso per l'infortunio agli addominali sofferto alle Nitto ATP Finals della settimana precedente a Torino, "sta bene, va alla velocità della luce" ha spiegato il capitano. "Campo, rimbalzo, palle: è tutto molto diverso rispetto allo Us Open. È vero che giocare indoor aiuta ad ambientarsi più velocemente. Le palle però si aprono molto e durano poco. Qui il campo è piuttosto lento" ha analizzato Volandri.