INDIAN WELLS (STATI UNITI) - "Nessuno mi ha detto che si rammarica per quello che il loro Paese sta facendo al mio, né si sono scusati con me o con altri tennisti ucraini. Non mi spiego perché i russi si comportino così. Mi disgusta andare in campo e vedere che il loro unico problema in questo momento è non riuscire trasferire denaro: la cosa scandalosa è che ne parlano". Con queste parole la tennista ucraina Marta Kostyuk ha criticato aspramente il comportamento dei tennisti russi dopo l'invasione dell'Ucraina. Dopo la vittoria sulla belga di origini ucraine Maryna Zanevska, al torneo di Indian Wells, Kostyuk si è sfogata per la situazione nel suo paese: "Vado a letto senza sapere se, al mio risveglio, avrò ancora una famiglia. Poi, ci si abitua alla situazione, capisci cosa sta succedendo, la tattica dei russi. All'inizio mi sono sentita in colpa per non essere a casa. C'è tutta la mia famiglia, tranne me. Mi sentivo in colpa a giocare a tennis, perché il cielo sopra di me era azzurro e calmo. Tutti combattono come possono. Il mio lavoro è giocare a tennis. È così che posso aiutare. Non mi sono mai sentita così vicino al mio Paese e al popolo ucraino come oggi. Siamo una grande famiglia".
Kostyuk attacca: "Disgustata dai tennisti russi"
Kostyuk attacca anche Putin: "E' stato un errore pensare che, dopo otto anni, improvvisamente potessimo accettare di integrarci con il suo Paese, e lo sta pagando. È incredibile quello che sta facendo il nostro esercito. Sono passate due settimane e non hanno ancora preso una grande città. Certo, ci sono molti morti, molte case distrutte". "No alla guerra - conclude - può significare diverse cose: ad esempio che l'Ucraina si arrende per porre fine alle ostilità, ma non è mai stata un'opzione. Dal primo giorno sapevo che non sarebbe successo, perché avevo vissuto la rivoluzione e sapevo che le persone non avrebbero voluto integrarsi in Russia. Cosa vogliono? Vogliono che l'Ucraina perda? La Russia vinca? La Russia perda? Lo dirò 100 volte: l'Ucraina non si arrenderà mai, così come Putin, pazzo com'è, non si fermerà mai".