LONDRA (INGHILTERRA) - Nessuno sconto di pena, nessuna clemenza, Maria Sharapova deve pagare la sua positività all'anti-doping. Dopo il clamoroso annuncio della campionessa siberiana, la Wada, che si riunisce oggi a Londra, ha invocato la massima severità nella punizione alla tennista russa perché - ha spiegato il presidente Craig Reedie - il "meldonium è stato aggiunto alla lista delle sostanze proibite perché è in grado di migliorare le prestazioni".
IL CASO SHARAPOVA - GLI SPONSOR L'ABBANDONANO
POSITIVA LA KONSTANTINOVA - Intanto anche Ekaterina Konstantinova della nazionale russa di pattinaggio è risultata positiva ai test anti-doping per aver assunto Meldonium, lo stesso farmaco che usava anche Sharapova. Lo ha detto il capo della federazione del pattinaggio russo Alexei Kravtsov. Nei giorni scorsi già Semyon Yelistratov e Pavel Kulizhnikov, stelle dello short-track, erano risultati positivi ai test. "La versione che noi presenteremo all'Unione Internazionale di Pattinaggio (Isu) circa queste violazioni è che il farmaco (Meldonium, ndr) è stato piazzato apposta da altri sportivi e membri delle squadre nazionali russe". Così il capo della Federazione nazionale di pattinaggio russo Kravzov a proposito dei risultati anti-doping che hanno colpito alcune 'stelle' del pattinaggio russo.
TUTTO SUL TENNIS - SHARAPOVA E IL TAPPETO
LA REAZIONE DEL GOVERNO - "Questa situazione non dovrebbe gettare un'ombra sull'intero sport russo". Sono le parole del portavoce di Putin, Dmitri Peskov, riferendosi ai recenti casi di atleti russi risultati positivi ai test anti-doping, e in particolare al Meldonium, un medicinale cardioprotettore bandito dalla Wada dal primo gennaio. Il Cremlino ritiene "inaccettabili e ingiustificabili" i "tentativi di politicizzare lo sport".