SASSUOLO - Era il primo, Ciccio Caputo, nella lista dei rinforzi graditi a De Zerbi, col pieno assenso della proprietà neroverde a cominciare dall'ad Carnevali. Trattativa lunga e complicata, anche perché lo voleva pure il Genoa, per prendere il 32enne attaccante dall'Empoli tra soldi (7,5 milioni), contropartita tecnica (Bandinelli e Gliozzi) e contratto (triennale da un milione di euro in questa stagione a salire di 500mila euro l'anno per il successivo biennio). Caputo ha convinto tutti e subito. Oggi vanta 9 presenze, 5 gol (uno ogni 132' giocati) e 3 assist. In Serie A tra Bari, Empoli e il Sassuolo conta 22 reti e tutte realizzate dentro l’area. De Zerbi, festeggiando la doppietta al Bologna, ha rivelato di aver parlato a lungo col bomber dopo la trasferta di Lecce, saltata per problemi fisici lasciandosi dietro l'esclusione tra i titolari a Verona dov'è entrato nel finale. Alla Serie A, dopo aver transitato per le altre categorie professionistiche a suon di gol, si è consacrato con ritardo dimostrando di saper recuperare il tempo perduto con 16 reti e 3 assist a Empoli prima di approdare in Emilia. L'attaccante di Altamura si è presentato benissimo in pre-campionato e la prima giornata col Torino, pur se il suo gol non è bastato per portare punti. Alla seconda ecco un assist, quindi la doppietta alla quarta contro la Spal poi bissata col Bologna sempre al Mapei Stadium ritrovando il gol che mancava dal 22 settembre. Caputo forma con Berardi a quota 12 reti la quarta coppia-gol del campionato, dietro Immobile-Correa della Lazio (20), Lukaku-Lautaro Martinez dell'Inter e Duvan Zapata-Muriel dell'Atalanta (14).
Caso Berardi
Niente Nazionale e si teme il forfait di Berardi anche contro la Lazio in casa alla ripresa, con la speranza di riaverlo nel migliore dei casi con la Juve il 1° dicembre. In questi giorni sono previsti approfonditi controlli, sulla prima diagnosi della lesione al comparto adduttorio della coscia sinistra, per chiarire i tempi di recupero. Lo stop forzato viene dopo 7 gol, 2 assist e prestazioni convincenti in 10 presenze. Ci teneva a ritrovare l'azzurro che gli manca dal giugno 2018, con l'esclusione nelle successive convocazioni di Mancini, nonostante gli auspici dell'ambiente emiliano con in testa il compianto patron Squinzi.