SASSUOLO - Prende troppi gol il Sassuolo. I numeri sono impietosi e martellano nella testa il tecnico Roberto De Zerbi, ben consapevole che per fare punti bisogna soprattutto avere equilibrio e non subire tanto come invece sta succedendo viste le 16 reti subite in 7 partite giocate mancando quella a Brescia da recuperare. In tre occasioni i neroverdi hanno incassato un poker: prima dell'Inter era successo nella partita precedente con l'Atalanta e in casa della Roma. Tutti avversari più forti, si sa, ma la situazione rischia di sfuggire di mano visto il ruolino di 3 sconfitte consecutive e 5 in tutto, con 2 vittorie e neanche un pareggio. Per questo viene spontaneo sollecitare De Zerbi su quanto ci si può arrabbiare segnando 3 gol all'Inter di Conte non facendo però risultato. L'allenatore prova a cercare spiegazioni nel grado di maturazione dei suoi giocatori che reputa talentuosi, ma come segno distintivo da unire necessariamente a tutta un'altra serie di fattori, dalla corsa alla tecnica, la tattica e soprattutto l'anima e il coraggio. Contro la Sampdoria e il Parma sono arrivate le uniche vittorie in campionato con l'unico denominatore della vocazione a fare gol (7) e una difesa capace di essere più ermetica (1) e unica volta imbattuta proprio contro i ducali.
Verso il Verona
Di particolarmente positivo c'è la vena di Berardi che è il solito punto fermo dei neroverdi ma ancor più riferimento per l'incisività, l'apporto nel gioco di squadra e il feeling con il compagno d’attacco Caputo. Partendo proprio dalle situazioni migliori si prospetta un crocevia l'anticipo di venerdì sera in trasferta al Bentegodi. Deve esserci una svolta e De Zerbi già ha inquadrato perfettamente la situazione: «Sarà la partita top perché il Verona si distingue da tante altre sul dare e fare di più».