FIRENZE - Sette su sette. Le partite di Gaetano Castrovilli da titolare nell’ultimo mese, da quando cioè la stagione della Fiorentina è entrata nella fase cruciale prima con il quarto di finale di Coppa Italia ad eliminazione diretta (vittoria 3-2 a Bergamo sull’Atalanta) e poi a seguire con una serie di impegni in campionato - intervallati dall’andata della semifinale di Coppa contro la Juve - che mettevano in palio ogni volta un pezzetto d’Europa. Svolta significativa: Castrovilli sta diventando il calciatore che in molti si aspettavano di vedere dopo il perentorio debutto in Serie A ormai quasi tre anni fa.
E da allora la domanda si ripete in una sorta di inseguimento circolare: Castrovilli è un centrocampista di alto livello o un centrocampista “normale”? Il giovane per ora ha scelto la strada della sostanza: pochi fronzoli e molta concretezza alla causa viola e tutto ciò è piaciuto molto a Italiano, che difatti in mezzo a rotazioni frutto di infortuni, squalifiche e più di ogni altro scelte ponderate, non ha mai tolto l’ex Cremonese dal centrocampo. E così, superati i problemi fisici che certo non l’hanno aiutato e ritrovata la condizione atletica idonea, Castrovilli ha piano piano ripreso un ruolo centrale nella Fiorentina che si sta costruendo un presente solido per garantirsi un futuro più importante.