«Serviranno bravura e determinazione: abbiamo le qualità per ottenere risultati apprezzabili. L’unica missione dovrà essere quella di mettere insieme il maggior numero di punti: solo dopo alzeremo la testa per vedere dove saremo».
Chiesa è davvero così forte?
«E’ inutile aggiungere aggettivi su Federico. Le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti ed io sono convinto che possa crescere ancora».
Dusan Vlahovic può diventare il capocannoniere della Fiorentina?
«E’ giovane, ma i numeri di cui è capace li abbiamo apprezzati tutti. Sì, può diventare un elemento decisivo».
Qual è il giocatore a cui si ispira?
«Si può imparare da tanti, ma io quest’anno ho un grandissimo campione accanto, Ribery. Gioca nella mia stessa posizione e a lui posso rubare segreti. In più, anche lui cerca di darmi i giusti suggerimenti per migliorare nella mia performance. Mi sarebbe piaciuto giocare con Baggio, calciatore universale (il padre Andrea lo ha affrontato in 10 partite, ndr)».
A proposito di Ribery, che effetto le fa vedere che il francese, a 37 anni, arriva al centro sportivo prima di tutti?
«Un fenomeno, da qualunque prospettiva. Per noi giovani è un punto di riferimento. Anche durante i mesi in cui era fermo per l’infortunio alla caviglia, Franck c’è sempre stato. Che fosse un campione lo sapevamo, ma averlo fisicamente accanto è un onore».
Che effetto le fanno le cinque sostituzioni?
«Un po’ strano, ma credo sia uno strumento giusto in considerazione delle tante gare ravvicinate nel giro di un mese e mezzo».