Sottil esclusivo: "Fiorentina, voleremo insieme"

Parla il giovane attaccante viola: "Con in cinque cambi spero di avere più occasioni. Chiesa? Grande qualità, crescerà ancora di più"
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FIRENZE - Ha voglia di ricominciare, di provare a costruire i presupposti per un progressivo ritorno alla normalità. Ma soprattutto sa già che farà di tutto per «diventare grande per la Fiorentina» e pure «per andare in Europa», ovviamente con la Viola. Riccardo Sottil, 21 anni, figlio d’arte cresciuto nel vivaio, non si nasconde. Racconta dei consigli del padre Andrea, «che ha percorso questa strada prima di me», di quelli di Ribery che «è un fenomeno da qualunque parte tu decida di guardarlo» e anche degli allenatori che, fin qui, ha avuto modo di incrociare. Ha firmato lo scorso gennaio il prolungamento di contratto fino al 2024 (con opzione per un ulteriore anno) ed intanto lavora per farsi trovare pronto, specie ora, coi cinque cambi.

Non aspetta altro se non l’occasione giusta per mettersi in mostra, saltando l’uomo nell’uno contro uno e sfruttando quella velocità in fase di accelerazione che lo contraddistingue. Durante il lockdown ha riscoperto il piacere della famiglia, lui che a casa c’è sempre stato pochissimo. E’ migliorato anche nei giochi virtuali, per cui non c’era mai stato troppo tempo prima, ma il joystick lo ha riposto non appena tornato in campo per allenarsi. Mancherà solo un tassello lunedì sera: i tifosi al loro posto. Eppure, dice Sottil, ci saranno comunque, «loro sono il dodicesimo uomo, tocca a noi renderli orgogliosi».  


Riccardo Sottil, tra una settimana, sarà di nuovo campionato: il vostro obiettivo?
  
«Serviranno bravura e determinazione: abbiamo le qualità per ottenere risultati apprezzabili. L’unica missione dovrà essere quella di mettere insieme il maggior numero di punti: solo dopo alzeremo la testa per vedere dove saremo».  
 
Chiesa è davvero così forte?
  
«E’ inutile aggiungere aggettivi su Federico. Le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti ed io sono convinto che possa crescere ancora».  
 
Dusan Vlahovic può diventare il capocannoniere della Fiorentina?  

«E’ giovane, ma i numeri di cui è capace li abbiamo apprezzati tutti. Sì, può diventare un elemento decisivo».  

 
Qual è il giocatore a cui si ispira?  

«Si può imparare da tanti, ma io quest’anno ho un grandissimo campione accanto, Ribery. Gioca nella mia stessa posizione e a lui posso rubare segreti. In più, anche lui cerca di darmi i giusti suggerimenti per migliorare nella mia performance. Mi sarebbe piaciuto giocare con Baggio, calciatore universale (il padre Andrea lo ha affrontato in 10 partite, ndr)».  
 
A proposito di Ribery, che effetto le fa vedere che il francese, a 37 anni, arriva al centro sportivo prima di tutti?
  
«Un fenomeno, da qualunque prospettiva. Per noi giovani è un punto di riferimento. Anche durante i mesi in cui era fermo per l’infortunio alla caviglia, Franck c’è sempre stato. Che fosse un campione lo sapevamo, ma averlo fisicamente accanto è un onore».  
 
Che effetto le fanno le cinque sostituzioni? 
 
«Un po’ strano, ma credo sia uno strumento giusto in considerazione delle tante gare ravvicinate nel giro di un mese e mezzo».  
 
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