FIRENZE - Avrebbe dovuto essere lo strumento per ridurre il gap con le big del calcio, ma alla fine il tema dello stadio si sta trasformando in una miscela esplosiva. Per di più con un retrogusto amarissimo. Perché Rocco Commisso, dopo aver costruito un impero in America, Mediacom, a 12 mesi dal suo ingresso in Serie A si vede più o meno fermo allo stesso punto. Si muove l’Italia - la delibera sul Meazza “abbattibile” lo sta a dimostrare -, ma il “Rinascimento” delle infrastrutture, per assurdo, pare tagliare fuori proprio Firenze. E di questo ne è consapevole pure la tifoseria, stanca di vedere i propri sogni di successo zavorrati. Commisso è innamorato di Firenze e della Fiorentina, ma alla lunga, di fronte ad un continuo proliferare di ostacoli, potrà cambiare qualcosa? La domanda rischia di diventare un tarlo per molti.