Fiorentina, Sottil e una sinfonia incompiuta

L'inizio di stagione lo aveva illuso. Aspetta con ansia il rientro in campo, ma nel 2020 vuole continuità
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FIRENZE - Da chi era stato subito scelto tra gli undici anti Napoli nel giorno del debutto del campionato, ci si aspettava sicuramente qualcosa in più di 12 presenze al momento dello stop con appena 398 minuti giocati (e 78 soltanto in quella partita). A maggior ragione se Riccardo Sottil nella sfida ai vice campioni d’Italia era il secondo più giovane in campo della squadra allora allenata da Montella con i suoi 20 anni compiuti da poche settimane. 

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Ecco, a dirla tutta, lui di sicuro s’immaginava un percorso diverso da quello che poi è stato. Non tanto perché ad esordio immediato ha fatto poi seguito una sequenza molto irregolare di chiamate, quanto soprattutto per la dose massiccia di autostima e le riconosciute qualità tecniche e di corsa che mal si coniugano con le numerose gare vissute in panchina a mordere il freno. Così, l’elemento incompiuto della Fiorentina che dopo la macchinosa trasferta di Udine non ha più ritrovato il campo, e sono trascorsi ormai due mesi, si chiama proprio Sottil. Niente di nuovo sotto i cieli calcistici, né tanto meno niente di irrecuperabile e lo dimostra un fatto preciso [...]

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