Attacco in panne, la Fiorentina freme

Solo 22 gol nel girone di ritorno: Montella si aspetta qualcosa di più dalle punte
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FIRENZE - Ventidue gol realizzati nel girone di ritorno, gli stessi del Parma, prossimo avversario, e del Sassuolo, che però la salvezza l’ha già messa in archivio (42 punti). Hanno segnato meno solo Udinese (18 gol), Cagliari e Frosinone (17), Genoa (13) e Chievo (11), due delle quali già matematicamente in B. Vincenzo Montella, che dal suo arrivo sulla panchina della Fiorentina ha visto la sua squadra andare in rete due sole volte, con la Juventus (con un difensore, Milenkovic) in campionato e con l’Atalanta in semifinale di Coppa Italia (con Muriel), deve correre ai ripari. 

In Serie A è dal 31 marzo che non va in gol un elemento del tridente: col Torino fu Simeone a portare in vantaggio la squadra viola, con Baselli abile a strappare il pareggio dopo nemmeno mezz’ora di gioco. I tre gol successivi, due con la Roma e, appunto, quello con la Juve, sono stati realizzati da altri profili: due da difensori, Pezzella e Milenkovic, e uno da un jolly, Gerson. Quello che non torna è che nel mercato di gennaio il reparto sul quale si è deciso di tornare è stato proprio l’attacco. I 25 gol del girone d’andata, 6 dei quali realizzati da Benassi, non erano parsi sufficienti. Non a caso, si era puntato tutto su Muriel. Il colombiano, pronti via, non ha deluso: doppietta in campionato alla Samp, gol-decisivo col Chievo, quindi tre centri consecutivi a Inter, Atalanta e Lazio. Poi, pure lui è finito prigioniero del grigiore viola. In campionato non segna dal 10 marzo, 67 giorni oggi.

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