BOLOGNA - Vladyslav Supryaga al Bologna dipende soprattutto da Joey Saputo. A meno che il presidente della Dinamo Kiev Ihor Surkis non rivisiti l’idea che alberga attualmente nella sua testa, che a dire la verità sembra molto ferma. Il discorso è il seguente, a sentire alcune fonti ucraine che sembrano molto informate sull’argomento: l’ostacolo da superare ora come ora non sarebbe tanto figlio dei numeri legati al costo del cartellino, che con alcuni bonus Walter Sabatini e Riccardo Bigon potrebbero anche metterselo alle spalle, quanto la formula dell’acquisizione. Per il momento il Bologna starebbe proponendo a Surkis un prestito oneroso da 2 milioni di euro, che può essere portato anche a 2,5/3, e un riscatto obbligato sui 7,5 milioni nel prossimo giugno. Insomma, per questa operazione il governo rossoblù tirerebbe fuori poco più di 10 milioni di euro. Di contro il proprietario della Dinamo Kiev non solo chiederebbe 1 milione di euro in più ma soprattutto un pagamento diverso perché vuole monetizzare la cessione del suo talentino entro tempi più brevi.
Le idee di Saputo e Surkis
In questa ultima settimana i responsabili dell’area tecnica del Bologna Sabatini e Bigon, grazie anche all’aiuto di Oleksandr Pavlovyc Iakovenko, ex calciatore della Fiorentina e attualmente uno degli agenti di Supryaga, stanno lavorando duramente per convincere Surkis ad accettare la loro proposta, ma il presidente della Dinamo Kiev per il momento sta facendo orecchie da mercante. Morale: nel caso in cui Surkis non rivedesse nei prossimi giorni la propria posizione, se vorranno regalare Supryaga a Mihajlovic ecco che Claudio Fenucci e i suoi ministri dovranno per forza chiedere a Saputo di fare un passo indietro rispetto a quanto assicurato di non voler fare investimenti importanti nel corso di questo mercato estivo, perché una terza soluzione non c’è.
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