BOLOGNA - Dopo il ko con il Sassuolo si riflette in casa Bologna. L'area tecnica, ancora una volta ha costruito una squadra non consona a quelle che dovevano essere le ambizioni rese pubbliche sia da Joey Saputo che da Claudio Fenucci e che di contro nella migliore delle ipotesi dovrà di nuovo lottare per vivere a sufficiente distanza di sicurezza dalla zona rossa. Il concetto è chiaro: con Mihajlovic a tempo pieno sarebbe stato un Bologna da decimo o undicesimo posto e con Sinisa che non può esserci da quattordicesimo o quindicesimo. Per questo il tecnico andava accontentato in estate: anche perché si è appreso della malattia del tecnico quando alla fine del mercato mancavano più di 50 giorni, c'era il tempo di costruire un Bologna che sapesse superare anche questo grosso scoglio. Chiaro che il ritorno di Sinisa sarà un acquisto importante, tuttavia il tecnico dovrà essere messo nelle condizioni di costruire un’altra cavalcata, e il Bologna potrà farlo solo acquistando i tre giocatori che gli servono.
I tre colpi
Di acquisti ne servono tre: un difensore rapido, più veloce di quelli attuali, che sappia difendere, di un centrocampista di qualità e quantità e di una prima punta. Come centrocampista Nicolas Dominguez, che sarebbe dovuto arrivare ad agosto e non nella sessione invernale del mercato. Per l'attacco il nome è quello di Zlatan Ibrahimovic. E nel caso in cui Ibra prendesse altre strade, servirà un attaccante altrettanto forte. Perché se il Bologna risulta vulnerabile in difesa, è anche vero che davanti è molto impalpabile.