Bologna: Thiago Motta e Ranieri, i poli opposti

Trent'anni e mille panchine di differenza. I rossoblù decideranno se affidarsi all'ex interista che ha giocato con Arnautovic, oppure all'allenatore romano
Bologna: Thiago Motta e Ranieri, i poli opposti
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BOLOGNA - Il Bologna pensa al post Mihajlovic. Il dubbio è doppio: nuova generazione o grande esperienza. Tra Claudio Ranieri, allenatore classe 1951, e Thiago Motta, tecnico nato nel 1982, ballano trenta anni ed oltre un migliaio di partite alla guida di squadre professionistiche. Quando l'ex Spezia andava alle elementari, Ranieri siedeva già sulla panchina del Cagliari, dopo aver avuto due esperienze con Vigor Lamezia e Campania Puteolana, tanto per dirla tutta. Due tecnici ovviamente diversi, che attuano moduli e strategie differenti. Motta, le sue fortune con lo Spezia le ha fatte quando è passato al 4-3-3, abbandonando il 4-2-3-1, ma Thiago, nella sua ancora giovane carriera, ha utilizzato anche la linea di difesa a 3, quella che Mihajlovic ha scelto di schierare a Bologna dopo la sconfitta di Empoli, ormai di un anno fa. Anche Motta negli ultimi due anni ha dimostrato di prediligere il gioco offensivo. Più tempo per mostrare tutti i suoi assi nella manica e le metamorfosi da squadra a squadra lo ha avuto Ranieri: nella sua già lunga e ricca carriera ha saputo adattarsi e utilizzare più moduli: il suo Leicester, entrato nella storia del calcio inglese e non solo per aver vinto la Premier, è stato fondato su un 4-4-2, anche se in fase di possesso la squadra prediligeva le verticalizzazioni e le ripartenze veloci. Ma anche sir Claudio ha utilizzato in carriera la difesa a 3 variando anche la tattica offensiva. Solo a Genova alla guida della Sampdoria il tecnico romano ha fatto tanti cambiamenti quasi di giornata in giornata: il modulo più adottato è stato il 4-4-1-1, seguito dal 4-4-2, ma si è visto anche il 4-2-3-1, seguito come percentuale dal 4-3-3, dal 4-1-4-1, dal 3-5-2, dal 4-3-1-2 e dal 4-5-1.




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