BOLOGNA - Sembrava destinato a lasciare il Bologna, oggi ne è diventato un punto fermo. Gary Medel aveva deciso questa estate di andar via, e la dirigenza rossoblù erano orientati ad accontentarlo. Il tutto dopo un campionato costellato da noie fisiche che facevano spesso nascere il pensiero che il cileno più che al Bologna (dove era spesso out) pensasse alla propralla propria nazionale (dove giocava spesso 3 o più partite di fila). E poi questa estate il colloquio con Mihajlovic al quale avrebbe fatto piacere la permanenza di Medel senza però potergli garantire un posto da titolare, anzi: sarebbe stato il quarto in gerarchia di partenza. A quel punto, la decisione di andare. Il cambio di rotta arriva con la Ternana: Sinisa decide di mettere Medel contro la Salernitana e il cileno risponde presente. Contro l'Atalanta Mihajlovic lo ripropone e arriva un'altra grande partita. E così col tempo Medel ha scelto di giocarsi apertamente il posto con il Bologna: ha giocato 3 partite in 10 giorni con la sua nazionale, e una volta rientrato a Bologna, tre giorni dopo ha sfoderato una nuova prestazione da applausi contro il Verona.