BOLOGNA - Sinisa Mihajlovic può sorridere, dopo aver praticamente chiuso l’affare legato a Marco Arnautovic, il Bologna ha già trovato anche l’accordo con Urbano Cairo per il ritorno a Casteldebole di Lyanco Evangelista. Per quanto riguarda le operazioni in entrata Joey Saputo, Claudio Fenucci, Walter Sabatini e Riccardo Bigon hanno mantenuto la promessa fatta a Sinisa martedì passato, regalandogli sia l’attaccante che il difensore centrale richiesti. Lyanco arriverà in prestito con obbligo di riscatto, restano sconosciuti i numeri dell'operazione, ma va sottolineato come la missione di martedì di Sabatini a Milano per incontrare Cairo sia stata costruttiva. Lyanco ha fatto sapere al Bologna di essere felice di poter tornare e di poter riabbracciare Mihajlovic, nei prossimi giorni sbarcherà in Italia il suo procuratore per trovare la quadratura sull’ingaggio. Ora come ora è questo l’unico nodo che deve essere ancora sciolto: non sarà una formalità, ma il governo rossoblù non sembra avere alcun dubbio sul risultato.
Cairo ieri e oggi
Negli ultimi tre campionati Lyanco ha fatto bene solo nei tre mesi e mezzo di Bologna, tanto è vero che a fine annata Miha chiese di fare di tutto e di più per convincere Cairo a lasciarlo al Bologna. Il presidente del Torino informò sia Sabatini che Bigon di essere disposto a trattare, ma poi sparò una cifra che fece scappare i rossoblù. Da allora Lyanco ha messo insieme altri due campionati anonimi nonostante si siano alternati sulla panchina del Toro 4 allenatori diversi, Mazzarri e poi Longo, Giampaolo e Nicola. Stavolta il Torino è stato costretto ad abbassare le proprie pretese, con la speranza che Lyanco, a Casteldebole, si ritrovi di nuovo e torni a determinare come in quei suoi primi tre mesi e mezzo con la maglia rossoblù.
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