BOLOGNA - Finalmente, Joey Saputo. Sì, dopo 14 lunghi e tormentati mesi con il Covid che nel frattempo ha dilaniato il mondo il proprietario del Bologna sbarcherà all’aeroporto Marconi oggi pomeriggio o al massimo domattina e potrà riabbracciare da Claudio Fenucci a Walter Sabatini e Riccardo Bigon, poi Sinisa Mihajlovic e i giocatori e anche il suo investimento da quasi 200 milioni, che avrebbe dovuto garantirgli un risultato migliore a livello sportivo. Non dimenticando come Sinisa due anni fa riprese per i capelli il Bologna portandolo al decimo posto in classifica dopo essere stato addirittura con un piede e trequarti in serie B. Certo, domani pomeriggio Saputo sarà al Dall’Ara per Bologna-Spezia, l’ultima volta è lontana 14 mesi e quella notte fu anche tremendamente dispari per gli uomini di Mihajlovic, sconfitti 3-0 dal Genoa.
Un faccia a faccia che ci vuole
Per l’arrivo a Bologna di Saputo i capi rossoblù non hanno comunicato ufficialmente neanche se sarà questo pomeriggio o domattina, al di là di ciò il ritorno a Casteldebole del presidente dopo tutto questo tempo è estremamente importante, perché è vero che i suoi ministri sono rimasti in questi 14 mesi in contatto quasi quotidiano con lui ma è altrettanto vero che un conto è relazionarsi attraverso skype e un altro è parlarsi a quattr’occhi. Senza considerare quanto sia fondamentale anche per Mihajlovic (e la squadra) avvertire la presenza del proprietario e confrontarsi direttamente con lui su certi argomenti. La presenza del presidente consentirà a Miha di conoscere più a fondo quelle che sono le idee per la costruzione del Bologna di domani (tra acquisti ed eventuali cessioni di più gioielli da Tomiyasu a Svanberg, da Schouten a Orsolini) e sarebbe importante che da questo colloquio le due parti uscissero con la consapevolezza addosso che vale la pena continuare a convivere.
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