BOLOGNA - Torna Rodrigo Palacio che ha scontato la giornata di squalifica e Sinisa Mihajlovic può accennare un sorriso in vista della trasferta di domenica all’Olimpico contro la Roma, perché nessuno come l’argentino fa giocare bene il Bologna e segnare i compagni che abitano via via nelle sue vicinanze. Come d’altra parte ha sempre dichiarato Diego Milito che, al di là della sua infinita amicizia nei confronti di Rodrigo, ha sempre sottolineato come Palacio abbia il calcio nella testa e non sbagli mai un tempo di gioco, sapendo sempre come darti la palla e soprattutto quando dartela. Certo, magari ti sorprende tirando fuori un pallone che è più facile da mettere in rete che da sbagliare, ma stai tranquillo che un passaggio te lo farà sempre con i giri contati e nel momento più opportuno.
Musa esterno o seconda punta
Inutile nascondere quanto Palacio sia mancato contro l’Inter, perché è vero che ha 39 anni ma è altrettanto vero che quando non lo hai eccome se avverti la sua assenza. Primo motivo: a oggi come prima punta Rodrigo è più costruttivo per la squadra di Musa Barrow, non fosse altro per i movimenti che l’argentino regala. Secondo motivo: Orsolini o Skov Olsen a destra, Soriano al centro, Barrow a sinistra e Palacio davanti è la migliore soluzione d’attacco, quella che assicura le maggiori garanzie, anche se va riconosciuto come sia tornato ad avere un rendimento positivo Nicola Sansone. Terzo motivo, che in pratica è legato al primo: Musa è più un esterno o una seconda punta che una prima, lo pensa Sinisa, si sente tale lo stesso Barrow, è il parere di tanti addetti ai lavori. E se poi fu acquistato come prima punta, pazienza, ma ciò non deve portare qualcuno a sostenere che il ragazzo gambiano ha tutte le potenzialità per diventarlo. [...]
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