BOLOGNA - Alla riconquista almeno di Sinisa Mihajlovic, ora che Roberto Mancini lo ha allontanato dalla maglia azzurra. No, i giochi non sono da considerare definitivamente chiusi per Riccardo Orsolini ma affinché il suo mondo in chiave Italia possa eventualmente capovolgersi deve accadere che l’Orso giochi alla grande queste ultime 10 partite di campionato e che i suoi competitori in azzurro attraversi un finale di annata complicato. Ma anche in questo caso sarebbe fondamentale per Orsolini convincere prima di tutto Sinisa a ritagliargli più spazi.
Smarrite sicurezze e gioia
A Crotone Orsolini ha sprecato l’occasione che gli aveva dato Mihajlovic, che contava sulla sua voglia di riscatto dopo la mancata convocazione di Mancini. Ora non è escluso che l’Orso possa averne un’altra, considerato che si è allenato tutto questo tempo a Casteldebole, a differenza di Skov Olsen che sarà di nuovo al centro tecnico solo a partire da giovedì. Fino a che punto si deve parlare di involuzione per quanto riguarda Orsolini? Ora che abbia vissuto spesso e volentieri di alti e bassi, di acuti e silenzi, ormai non è più una notizia, certo è che dal lock down del precedente campionato a oggi sembra aver perso quelle sicurezze e anche quella gioia che gli consentivano di prendersi la responsabilità di fare anche giocate complicate, sapendo di averle nelle corde. Vedi il gol segnato alla Fiorentina su punizione quasi dal calcio d’angolo. Il Bologna su di lui ha investito tanto. Detto che ora la sua valutazione va dai 20 ai 25 milioni, c’è da capire se chi si era fatto avanti nei mesi passati deciderà di tornare alla carica, perché di fronte a una proposta economica che sia adeguata alle potenzialità tecniche di Orsolini, sì, abbiamo la sensazione che il Bologna potrebbe anche entrare nell’ordine di idee di cederlo.
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