Bologna, Tomiyasu sfida il "maestro" Yoshida

A Marassi può andare in scena il "derby" del Sol levante tra i due difensori, presente e futuro della Nazionale giapponese
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BOLOGNA - Takehiro Tomiyasu e Maya Yoshida, l’allievo e il maestro, è uno scontro che fino a un paio di giorni fa sembrava improbabile e che nelle ultime ore invece ha buone possibilità che accada. Non diretto, è evidente, ma di sicuro nelle due aree di rigore quando l’uno andrà a saltare nella “residenza” dell’altro in occasione di angoli e punizioni. Ma ci sono altre due notizie confortanti per Sinisa Mihajlovic

La prima: anche Mitchell Dijks pare (sottolineiamo pare) che si stia mettendo alle spalle l’ultimo guaio fisico con il quale è stato costretto a convivere nelle ultime settimane, quello relativo a una contrattura al muscolo pettineo, tanto è vero che ieri, come d’altra parte il difensore giapponese, ha lavorato con il gruppo. La seconda: sta meglio anche Aaron Hickey, che aveva riportato una forte contusione a una spalla e convinto di conseguenza i sanitari del Bologna a non rischiarlo, temendo che il suo infortunio potesse peggiorare. Ora, non è detto che il ragazzo scozzese possa essere a disposizione di Sinisa già da domenica prossima contro la Sampdoria, molto dipenderà anche dalle condizioni fisiche di Dijks, perché nel caso in cui l’esterno olandese recuperasse del tutto ecco che i medici rossoblù, Gianni Nanni e Giovanni Sisca potrebbero entrare nell’ordine di idee di concedere a Hickey ancora qualche giorno di lavoro differenziato per permettergli di guarire completamente. Potrebbero, almeno a oggi è consigliabile usare il condizionale, tenendo presente come manchino ancora quasi 4 giorni alla partita.

Tomi capitan futuro

Nel caso in cui Tomiyasu ce la facesse per domenica, è facile intuire come questo Bologna-Sampdoria sarà seguito in Giappone, dove per tutti Yoshida è il capitano di ieri e di oggi con i suoi 32 anni e il difensore rossoblù è capitan futuro. Tra l’altro come difensori hanno le stesse caratteristiche, come a suo tempo ci raccontò Alberto Zaccheroni, che ha sempre considerato Yoshida un punto di riferimento della sua nazionale. Zac evidenziò come i due si assomiglino sul piano della rapidità e della velocità, su quello dell’attenzione e dell’applicazione, e anche come sappiano avere i tempi giusti sia nelle chiusure che nel gioco aereo. La differenza tra i due? La malizia e la furbizia che Yoshida ha in dosi superiori per la sua grande esperienza, avendo giocato addirittura 8 anni in Premier League nel Southampton [...]

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