BOLOGNA - Sempre in campo per la felicità di Sinisa Mihajlovic, 21 partite su 21, Takehiro Tomiyasu è un ragazzo di 22 anni che da subito ha rappresentato la fortuna del Bologna. È incredibile come questo difensore giapponese di Fukuoka che Riccardo Bigon ha prelevato nell’estate del 2019 dal Sint Truiden, campionato belga, non abbia avuto bisogno neanche di un mese per calarsi nel calcio italiano, Tomiyasu è andato in campo e dalla prima partita ha evidenziato tutte le sue infinite potenzialità. Certo, qualche errore lo ha commesso e soprattutto quando viene impiegato da centrale continua a commetterlo, ma non solo per quelli del Bologna che sono di parte, per tutti gli addetti ai lavori è un prospetto di grandissimo avvenire. Parliamoci chiaro, da esterno destro almeno per il momento è di sicuro più costruttivo che da centrale, anche se va sottolineato come negli ultimi tempi abbia fatto passi avanti importanti anche in questo ruolo.
Svenderlo? Un peccato mortale
Detto che in questo girone di andata è stato impiegato anche sul lato sinistro quando sono mancati contemporaneamente sia Dijks che Hickey, Tomiyasu ha tutto per diventare un top player: grande intelligenza tattica, grande applicazione, grande corsa, grande rapidità, infinita qualità. Bigon ha pagato Tomiyasu 7 milioni di euro più 500 mila di bonus, inutile nascondere come il Bologna potrà fare con il giapponese una plusvalenza importante ma tanto dipenderà dalla voglia e dalla forza che avrà il governo rossoblù di trattenerlo un altro anno. E il motivo è facile da capire: dopo quanto è accaduto, con quelli che sono a oggi i numeri che vanno di moda sul mercato, chi ha un tesoro in casa non può e soprattutto non deve venderlo, perché corre fortemente il rischio di finire per svenderlo.
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