BOLOGNA - Sinisa Mihajlovic ha deciso di sospendere il ritiro che sarebbe dovuto arrivare al 23 dicembre, notte di Bologna-Atalanta. E questo soprattutto per un motivo: se da una parte contro lo Spezia sono stati commessi ancora tanti errori sia nella fase di difesa che nella finalizzazione, l’atteggiamento è stato quello giusto, nel senso che il Bologna ha saputo restare con la testa dentro la partita dai primi attimi agli ultimi, ed è questo il messaggio che Sinisa voleva che la squadra capisse. Perché puoi perdere o vincere contro tutti, particolarmente in un campionato strano e anomalo come questo, ma per niente al mondo puoi, o ancora peggio, devi voltare le spalle ai concetti e ai principi che per Mihajlovic sono autentici comandamenti da seguire e da rispettare. E’ evidente che domenica prossima a Torino contro il Toro Sinisa pretenda lo stesso Bologna sul piano del carattere ma al tempo stesso anche un grosso passo avanti su quello dell’attenzione e dell’applicazione, perché allo Spezia sono state concesse troppe ripartenze, e guai se dovesse accadere di nuovo quando il tuo dirimpettaio è Andrea Belotti.
Troppe letture sbagliate
Ad esempio, quello che è successo sul primo gol di Nzola non sta né in cielo né in terra. Con Paz che si è ritrovato nelle vicinanze della panchina di Italiano per coprire Maggiore, lasciando libero di conseguenza un vialone centrale dove Gyasi e lo stesso Nzola si sono presentati da soli di fronte a Da Costa. Certo, a palla scoperta la linea difensiva deve sempre indietreggiare e non avanzare, ma se poi ognuno va in giro per il campo come gli pare allora non è più calcio ma caso mai tennis. Sicuri come siamo che Sinisa e chi cura la fase di difesa non possano insegnare certi movimenti alla rovescia, è fondamentale che i tecnici prendano da parte ancora con maggiore attenzione i difensori per consentir loro di imparare a leggere finalmente meglio le situazioni di gioco e di far loro capire che non possono fare ciò che vogliono ma che è necessario muoversi in sincronia, perché parliamoci chiaro, se di fronte ci fosse stata di nuovo la Roma e non lo Spezia il Bologna avrebbe preso ancora una volta cinque gol.
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