© FOTO SCHICCHIBOLOGNA - Musa Barrow non sarà d’accordo, di sicuro gli sarebbe piaciuto esserci sia venerdì sera contro il Congo che martedì contro la Guinea Conakry, ma perché nasconderlo, il guaio fisico che lo ha costretto a rispondere no alla chiamata della nazionale del Gambia è un colpo di fortuna per il Bologna. Non fosse altro per un motivo, quello che una volta messo da parte il suo infortunio Musa potrà lavorare con il resto della squadra in vista della partita di domenica prossima contro il Sassuolo. Che per la squadra di Sinisa Mihajlovic vale già tanto, anche se siamo solo alla quarta giornata di campionato, dopo le due sconfitte prima di San Siro contro il Milan (che ci stava tutta) e successivamente di Benevento (già un pareggio sarebbe stato stretto ai rossoblù alla luce delle situazioni da gol costruite). Non dimenticando un altro particolare importante: quando un calciatore rientra da un impegno della propria nazionale non sai mai come lo ritrovi dal punto di vista fisico, tra viaggi complicati e allenamenti non fatti come dio comanda viste le partite ravvicinate.
Importanza
Quanto sia importante Barrow per il Bologna è il segreto di Pulcinella, ecco perché lo stesso Miha spera fortissimamente che il peggio per lui sia passato e che da domenica prossima contro il Sassuolo possa tornare a incidere e a determinare come sa. Anche in area di rigore, si intende, perché tra gli attaccanti che ha attualmente a disposizione il Bologna Musa è quello che più degli altri ha le potenzialità per finire il campionato in doppia cifra. Non a caso l’anno passato da gennaio è arrivato a quota nove. Certo, anche Barrow si è accorto di aver giocato al di sotto delle proprie possibilità queste prime tre partite, ma non è preoccupato, sapendo che la condizione giusta arriverà. Anzi, già a Benevento ha capito di avere più gamba e maggiore brillantezza addosso, il che lo porta a essere estremamente fiducioso per il domani.
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