Barrow: "Mihajlovic, puoi contare su di me"

L'attaccante, da poco al Bologna, ha già un gran feeling con il mister e una voglia matta di tornare
Barrow: "Mihajlovic, puoi contare su di me"© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - "Me la fai una ricarica che voglio chiamare il mister?", ha chiesto Musa a un suo amico, non poteva andare dal tabaccaio a comprarla e allora se l’è fatta fare. E così Barrow ieri ha chiamato Mihajlovic, lo aveva fatto anche qualche settimana fa. I due hanno chiacchierato, hanno scherzato un po’. Sinisa gli ha detto che non vede l’ora di ricominciare, Musa gli ha detto "anche io" e gli ha garantito che una volta che si ricomincerà darà tutto: "Conta su di me, mister", gli ha detto Musa. C’è un gran bel feeling tra Barrow e il suo mister, l’attaccante di Mihajlovic, l’attaccante del futuro del Bologna. Un feeling destinato a prolungarsi anche dopo questa pandemia. Barrow la sta passando a Bologna insieme al fratello maggiore Abdullai. I due si adorano, e Musa gli è grato per il supporto che gli sta dando ogni santo giorno. Abdullai prepara la colazione, il pranzo, la cena. Parla con Musa, è il suo supporto per i giorni tristi. Abdullai si è trasferito sotto le Due Torri con Musa, era stata una delle richieste che Barrow aveva fatto prima di trasferirsi in città: una casa abbastanza grande per poterla condividere con suo fratello. Una stanza in più, tutto qui.

Amicizie

Gli hanno consegnato il tapis roulant e la cyclette giorni fa, come a tutti i suoi compagni di squadra. Musa ha preso molto seriamente questo allenamento casalingo, lo fa tutti i giorni. Segue le tabelle che il preparatore gli invia ogni giorno. E’ carico, ha voglia di tornare. Il resto del tempo lo passa alla Play e sul telefonino: videochat con i suoi compagni di squadra. Con l’altro Musa del Bologna, Juwara, ma anche con Orsolini. I due sono molto amici, si erano già conosciuti all’Atalanta e a Bologna hanno rinnovato la loro sintonia. E poi? Ci sono le chiamate intercontinentali negli Usa, ad Atlanta, dove vivono le sorelle. Lì studiano, lavorano. Lì stanno crescendo. Ogni giorno c’è la telefonata alla mamma Fatoumata, che è in Gambia e manda avanti la casa. Momenti di vita di Musa, anche lui prontissimo a ricominciare con [...]

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