BOLOGNA - L’opera di convincimento di Joey Saputo nei confronti di Sinisa Mihajlovic è cominciata ieri all’ora di pranzo, poi è continuata nel pomeriggio quando tra il proprietario del Bologna e l’allenatore che gli ha consentito di evitare un mezzo disastro economico e anche l’umiliazione di una caduta in serie B c’è stato il primo faccia a faccia. Sufficientemente informale a dire la verità, perché l’incontro che può decidere l’eventuale permanenza di Sinisa a Bologna è programmato dopo la partita di domani notte contro il Napoli, precisamente domenica sera. Al termine della grigliatona di fine campionato a Casteldebole i due cominceranno a fare sul serio.
Saputo è sbarcato al Marconi con moglie e figli attorno alle 10,30 e dopo un salto nel solito albergo del centro storico si è presentato a Casteldebole, dove lo stavano aspettando Luca Bergamini, Claudio Fenucci, Riccardo Bigon e Marco Di Vaio. Successivamente è arrivato (appunto) anche lo stesso Sinisa. Ora, che Mihajlovic sia tentato dalla voglia di restare a Bologna è sicuro, credeteci, con il cuore avrebbe già detto sì a Saputo, ma non vuole commettere questo errore e di conseguenza vorrà valutare bene sia quella che sarà la proposta tecnica e di contratto che gli garantirà il Bologna che quelle delle altre società. Ciò che Sinisa chiede al Bologna per farsi eventualmente convincere a rimanere a Casteldebole è diventato con il tempo un ritornello. Primo punto: la costruzione di una squadra che possa essere competitiva per agguantare un posto in Europa. Che in termini economici significa investimenti per una cinquantina di milioni di euro e acquisti assolutamente da non sbagliare.
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