Pulgar, l'anima di Sinisa in campo

Dopo l'inizio di stagione deludente sembrava dovesse partire, ma con il tecnico serbo è tornato alla sua forza: ora è il leader imprescindibile del Bologna
Pulgar, l'anima di Sinisa in campo© Getty Images
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BOLOGNA - Il Bologna annuncia l’acquisto di Erick Pulgar, il giorno dopo telefoniamo in Cile a Hugo Rubio, ex giocatore rossoblù: «Qui è considerato una grande promessa. Mi chiedi a chi può assomigliare? Con le dovute proporzioni ha le caratteristiche di Vidal». Perché Pulgar, con le proporzioni ora un po’ meno dovute, ha gli stessi connotati dell'ex Juventus, ora al Barcellona. E’ bravo in tutte e due le fasi del gioco, ha il tiro in porta e l’entrata anche senza palla, ha piede sufficientemente pulito e grande senso tattico, e poi quando c’è da fare legna, è il primo a tirarsi su le maniche.
Come, particolare non di poco conto, la pensa anche Sinisa Mihajlovic, che lo ritiene addirittura insostituibile nel Bologna e che in caso di sua permanenza a Casteldebole chiederà alla società di fare qualsiasi sacrificio per trattenerlo. Per un motivo: dovendo poi acquistare un tuttocampista dello spessore di Pulgar, Saputo dovrebbe tirare fuori dai 15 ai 20 milioni di euro e allora meglio blindarlo almeno per un altro anno e far slittare eventualmente la sua cessione all’estate del 2020.

E pensare che dopo un campionato in cui aveva evidenziato quelle che erano le sue qualità da centrocampista centrale nel 4-3-3 di Roberto Donadoni, il giovane cileno era partito tremendamente male con Filippo Inzaghi. Poi è successo che a Casteldebole è arrivato Mihajlovic e come d’incanto anche la vita di Pulgar è cambiata, diventando bella come non era mai stata prima. Sì, perché il Pulgar di oggi è un valore aggiunto, e la partita che ha costruito lunedì contro il Parma è stata da grande giocatore. 

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