Neanche la pioggia ferma la Pedalata della Speranza. Il gruppo in bicicletta, con a capo il dottor Roberto Laudati, partito da Torino con destinazione Bari, questa mattina ha lasciato la Toscana, dopo una visita a Firenze all'Ospedale Careggi, per arrivare a fine pedalata a Camerino, nelle Marche. "Se tutto va bene - ha detto Laudati - abbiamo recuperato la tappa e reso più umana quella di domani. Così dovremmo arrivare a Bari sabato". Oggi si riparte, sperando in un meteo migliore, previsto vento a favore ma le salite sono tante.
La seconda edizione della Pedalata della Speranza fa seguito a quella dell'anno scorso, con lo stesso obiettivo: testimoniare l'importanza dell'attività sportiva durante la terapia su pazienti onco-ematologici. Aiuta lo spirito ma soprattutto il corpo ad affrontare le pesanti cure, attenuando gli effetti collaterali della chemioterapia. Il dottor Laudati, ematologo, 70 anni, a cui due anni fa è stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin, con l'Associazione l'Arcobaleno della Speranza, attraversa l'Italia per sensibilizzare pazienti, familiari e sanitari tutti sulla pratica sportiva in fase di cura, portando avanti la sua personale esperienza.
Sul sito https://www.arcobalenodellasperanza.net/speranza/ è possibile fare donazioni per raccogliere fondi e finanziare due borse di studio destinate ad esperti di scienze motorie per realizzare un progetto di esercizio fisico adattato ai pazienti onco-ematologici.