Uno dei derby più felici della storia recente della Roma. I giallorossi di Mazzone si presentano alla sfida con la Lazio di Zeman in ritardo di quattro punti e sfavoriti dai pronostici. Il tecnico boemo alla vigilia pronuncia parole che resteranno famose («Il derby è una partita come un’altra»). Dall’altro lato, per caricare la squadra, il tecnico romanista attacca nella bacheca dello spogliatoio gli articoli di giornale che parlano di una sfida a senso unico. È la mossa che arriva dritta all’orgoglio di una squadra di qualità inferiore rispetto a quella biancoceleste, ma dal grande cuore. In campo non c’è partita: dopo due minuti Roma avanti grazie a Balbo; raddoppia Cappioli al 25’ e chiude i giochi Fonseca in apertura di ripresa, sotto la Curva Nord. La Lazio non reagisce e a fine partita giocatori giallorossi e allenatore festeggiano sotto la Curva Sud. A fine campionato, Lazio seconda dietro alla Juventus e Roma quinta: entrambe saranno qualificate per la Coppa Uefa.
IL COMMENTO DI Tiziano_Fra77
Quello del 27 novembre 1994 rimane nella mente di tutti i romanisti come il derby della rivalsa, della vittoria di Davide contro Golia, del trionfo di una squadra data per morta prima del fischio di inizio e che, proprio da quelle critiche, trovò la forza e la determinazione per vincere una partita che sembrava chiusa. La Lazio di Zeman, usi presentava con tutti i favori del pronostico: veniva da 4 vittorie ed un pareggio, segnando gol a raffica e schiantando ogni avversario. Noi, dal canto nostro, nello stesso arco di tempo non avevamo mai centrato i tre punti ma la miseria di quattro pareggi, di cui l’ultimo con un Brescia che sarebbe arrivato poi ultimo, e una sconfitta. Insomma sembrava una vera Mission Impossible che avrebbe dato del filo da torcere pure a Tom Cruise. In più, nei giorni precedenti, era stato fatto un raffronto tra i giocatori giallorossi e quelli biancocelesti. Risultato? 11 a 0 a favore della Lazio, dodici se ci si metteva il confronto tra Zeman e Mazzone. E lì, in quel momento, la Roma vinse il derby. Il tecnico trasteverino caricò i suoi a pallettoni e, di rimando, anche noi tifosi che sognavamo l’impresa. Un’impresa che portò le firme di Balbo, Cappioli e Fonseca: un 3-0 netto, perentorio che ci avrebbe fatto godere per settimane intere. L’apoteosi ci fu con Carletto Mazzone che venne sotto la Curva Sud a festeggiare con noi: un momento unico, solo nostro, un momento che solo chi è romanista nell’anima può capire.