Doppietta Ferrari senza quota: colpaccio

Le rosse chiudono il GP d'Australia in prima e seconda posizione: la quota era a 20,00. Vediamo com'è andata
Doppietta Ferrari senza quota: colpaccio© Getty Images
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Prima di lasciar spazio alla cronaca, dobbiamo fare i complimenti a quei pronosticatori che su corrieredellosport.fun avevano inserito la doppietta Ferrari nel gioco Palinsesto: quindi complimenti a nessuno, perchè nessuno lo ha fatto. 

Questo la dice lunga su quanta sia stata la sorpresa di vedere due rosse in prima e seconda posizione: eppure, pensandoci meglio, se per qualche ragione Verstappen non chiude la gara, oggi dietro alla Red Bull del campione olandense, a livello di rendimento, ci sono proprio le Ferrari che guidano il gruppone dei secondi, tra i quali, altrettanto ovviamente c'è anche il compagno di squadra di Verstappen e cioè quel Perez che sembra guidare una monoposto diversa (e non è detto che non sia proprio così).

In ogni caso, godiamoci la cronaca di questo splendido successo:

la Ferrari trionfa a Melbourne con la vittoria di Carlos Sainz seguito dal compagno di squadra Charles Leclerc.
Una vittoria maestosa arriva a Maranello dopo un dominio Red Bull che sembrava invincibile.
Oggi Max Verstappen dimostra al mondo le sue fragilità: la macchina numero 1 è costretta al ritiro dopo un principio di incendio dovuto ad un malfunzionamento dei freni solo al 4º giro.
È l’attacco perfetto dello spagnolo della Rossa ai danni dell’olandese a dare il “buongiorno” all’Italia che assonnata segue giro dopo giro l’avventura australiana della F1. Verstappen lotta per pochi metri dopo aver conquistato la Pole position nella giornata di ieri, ma la RB20 non dimostra di essere la perfetta “astronave” che il pubblico si aspettava nel weekend dí Melbourne nonostante il cambio di Power Unit
Dietro alle due Ferrari c’è la McLaren di Norris, che oggi brilla in Australia seguita da quella del compagno di squadra, eroe di casa a Melbourne.
A chiudere una domenica da incubo è la Mercedes, con entrambe le monoposto fuori dai giochi. Lewis Hamilton, costretto al ritiro a causa di alcuni problemi alla sua monoposto al 17º giro si unisce a George Russell, ritirato all’ultimo giro dopo un violento impatto contro la barriera.
La Red Bull di Perez non eccelle questa domenica. Il messicano, dopo 3 posizioni di penalità in griglia per impeding su Hulkenberg, arriva solo 5º al traguardo. La prestazione del numero 11 dimostra, oggi più che mai, come il pilota possa fare la differenza a parità di monoposto.
Di confronto tra compagni di squadra si è parlato a lungo questo we e soprattutto in casa Williams. Dopo un incidente in FP1 che ha visto protagonista Alexander Albon, la scuderia inglese decide di sacrificare il weekend di Logan Sergeant che cede la sua monoposto al tailandese a causa di una mancanza di pezzi di ricambio per riparare l’auto del numero 23. Una decisione netta da parte del team, che dà peso alle prestazioni deludenti e agli errori dell’americano.
Il weekend di Melbourne si conclude in un modo inaspettato, con una Red Bull sverniciata dalla Ferrari che si avvicina in classifica al colosso austriaco.
A vincere oggi è il rosso di Maranello, con una Ferrari che trionfa contro ogni aspettativa.
La Red Bull probabilmente tornerà sul gradino più alto, Max Verstappen tornerà a festeggiare e così il team di Horner, ma non oggi.
L’Italia assonnata canta l’inno di Mameli per tenere vivo quel sogno rosso che mancava da troppo tempo, quel sogno che questa domenica colora l’alba del nostro paese ricordandoci che, nonostante le avversità, la Ferrari è ancora pronta ad affrontare le sfide impossibil


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