Verstappen: la quota non mente mai

Nonostante le qualifiche favorevoli alla Ferrari, la quota di Verstappen vincente era rimasta bassa e infatti....
Verstappen: la quota non mente mai© Getty Images
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Max Verstappen vince il GP del Messico. Il 3 volte campione trionfa davanti a Lewis Hamilton e Charles Leclerc.
La Ferrari, dopo una qualifica da sogno con una prima fila tutta rossa, si deve arrendere alle rivali Red Bull e Mercedes che hanno avuto la meglio in Messico. Leclerc occupa il terzo gradino mentre Sainz arriva solo 4º.
L’appuntamento della domenica è stato un incubo per Sergio Perez, costretto al ritiro alla prima curva del GP di casa. Un contatto con Charles Leclerc dopo una partenza ruota a ruota tra le due Ferrari e le due Red Bull si è rivelata fatale per il numero 11.
Vero protagonista della gara è Lewis Hamilton. Il 7 volte campione conquista il 2º posto e il giro veloce con determinazione e tenacia, complica una monoposto che obbedisce perfettamente ai comandi del numero 44.
Non si rivela altrettanto brillante il compagno di squadra George Russell, che cala di prestazioni nell’ultima parte della gara e conclude solo 6º.
La McLaren, penalizzata da una qualifica non andata secondo i piani, raggiunge ottimi risultati. Lando Norris conclude 5º e Oscar Piastri 8º. L’inglese dimostra di essere perfetto a bordo della monoposto arancione: tra sorpassi al limite e una determinazione disarmante, il numero 4 regala uno spettacolo unico.
La gara è stata sospesa nel corso del 33º giro a causa di un incidente che ha visto protagonista Kevin Magnussen. Il pilota ha perso il controllo della sua Haas finendo in barriera con un violentissimo impatto dopo la rottura della sospensione posteriore sinistra. Il danese ha immediatamente abbandonato l’abitacolo rassicurando gli spettatori.
La gara è stata interrotta dalla bandiera rossa e ha subito un restart.
Una nota di merito va assegnata all’Alpha Tauri che stupisce in Messico. Daniel Ricciardo conclude al 7º posto e Tsunoda solo 12º. La gara perfetta del giapponese è stata rovinata da un contatto con Oscar Piastri a circa 20 giri dalla fine della gara. Una manovra azzardata del numero 22 non ha premiato nella lotta contro l’australiano.
A deludere è stata ancora una volta l’Aston Martin, che ha ritirato entrambe le monoposto. Calo di prestazione o mancato sviluppo delle vetture?
Città del Messico è stata scenario di un appuntamento sportivo ricco di colpi di scena. Davanti a tutti c’è sempre il campione del mondo in carica, che trionfa con una facilità disarmante.
A soffrire oggi è l’eroe di casa, che non riesce a vivere appieno l’emozione delle tribune a favore.


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