Lazio, Napoli, Juve e Nainggolan: le ultimisisme

Si ferma di nuovo Immobile. De Laurentiis in un'intervista: "Se il Bari sale in A lo venderemo". Kean prenderà una multa salata. Il belga si racconta sulla stampa di Anversa
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"Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che il calciatore Ciro Immobile è stato sottoposto in data odierna ad esami clinici e strumentali presso Paideia International Hospital. Gli esami hanno evidenziato una lesione di primo grado a carico del bicipite femorale della coscia sinistra. Il calciatore ha già iniziato le cure specifiche del caso e verrà sottoposto a monitoraggio clinico quotidiano. Ulteriori esami strumentali verranno ripetuti nei prossimi giorni per quantificare i tempi di recupero". Questo il comunicato con cui la Lazio dà notizia delle condizioni di Ciro Immobile. Il bomber biancoceleste salterà sicuro la sfida contro l'Az Alkmaar di martedì.

Una domanda ricorrente ha una risposta: chi sarà ceduta tra Napoli e Bari dato che il club pugliese vola in Serie B e sogna la promozione? A parlare è stato il presidente della società azzurra, Aurelio De Laurentiis: "Se il Bari salirà in Serie A, lo cederemo a qualcuno che saprà gestirlo in maniera esatta". Questo l'annuncio del presidente del Napoli intervenuto a margine di un convegno al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli a Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta.

L'espulsione rimediata da Kean dopo quaranta secondi (il terzo più veloce nella storia della serie A) ha fatto discutere molto l'ambiente bianconero. I tifosi hanno criticato l'approccio alla gara dell'attaccante, apparso subito nervoso e ingenuo nell'andare a commettere un plateale fallo di reazione su Mancini. Nell'attesa del verdetto del Giudice Sportivo, che probabilmente riserverà a Kean almeno due giornate di squalifica, la Juventus è già pronta ad attuare severi provvedimenti nei confronti del calciatore. Ad annunciarlo è stato lo stesso Allegri nel corso delle interviste del dopo partita. Il tecnico ha sottolineato l'ingenuità del suo calciatore, per poi affermare "Ha sbagliato e ha chiesto scusa a tutti nello spogliatoio, ma Moise ha sbagliato perché ha messo in difficoltà la squadra, quindi da queste cose bisogna sempre trarre comunque un insegnamento. Quando si entra si può determinare, tra l’altro era un fallo a favore suo e ha avuto una reazione sbagliata: ora pagherà quel che c’è da pagare. Prenderà una grossa multa, è una questioni di responsabilità che ognuno di noi ha: sbagliare adesso non è concepibile".

Radja Nainggolan e il Belgio, storia di un amore finito male. Malissimo. In un'intervista rilasciata qualche giorno fa alla Gazzetta di Anversa, il centrocampista ora alla Spal ha ricostruito il suo addio al club: prima è stato messo fuori rosa per aver fumato in panchina una sigaretta elettronica (si è pentito e scusato), poi è stato messo sul mercato e ha rescisso. Ma sono altri gli aneddoti che Nainggolan racconta in questa intervista: "Mi hanno trattato come un parassita, un pezzo di m... Quando sono stato messo nella squadra B i giocatori hanno poi cercato di convincere Overmars a tenermi con la squadra A – è stata una buona cosa per me – ma nessuno ha osato davvero andare contro Gheysens (il presidente dell'Anversa, ndr). Ho continuato a fare del mio meglio nella squadra B, ho cercato di supportare quei ragazzi giovani e non ho commesso errori lì. Ma come sono stato trattato nelle ultime settimane lì non l'ho mai visto. E sono stato in molti posti. Non potevo più entrare dall'ingresso principale, potevo entrare solo negli orari in cui non c'era la prima squadra, dovevo andare ogni giorno in uno spogliatoio diverso: ero trattato come un parassita. Ad un certo punto il mio orologio è stato persino rubato perché i giovani giocatori entravano e uscivano continuamente da quello spogliatoio".


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