Governo: “Allenamenti dal 18”. La Premier riparte

Squadre in quarantena in caso di giocatore positivo. In Inghilterra via libera al campionato di calcio. In casa Juventus ancora assenti Higuain e Rabiot. Il presidente della Spal Mariotti: "Se vado in Serie B a tavolino faccio ricorso"
Governo: “Allenamenti dal 18”. La Premier riparte© ANSA
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ROMA – Il Governo ha dato l'ok agli allenamenti a partire dal 18 maggio. Lo hanno annunciato in una dichiarazione congiunta i ministri della Salute, Roberto Speranza, e dello Sport, Vincenzo Spadafora in cui si conferma "la linea della prudenza sinora seguita dai ministeri competenti". Previste regole ferree, in caso di giocatore positivo le squadre di calcio devono essere sottoposte a una quarantena generalizzata di 14 giorni mentre tutte le misure previste sono sotto la diretta responsabilità del medico sociale.

La Premier riparte a giugno

La Premier League potrà ripartire a porte chiuse dopo il primo giugno. Lo ha deciso il governo presieduto da Boris Johnson che ha reso noti tutti i dettagli della fase due della gestione per l'emergenza da coronavirus. Nel documento di 50 pagine si sottolinea che la fase due prevede solo dopo il 1° giugno “eventi sportivi e culturali da tenere a porte chiuse per i broadcast, col divieto di contatti sociali di larga scala". Sempre secondo questo documento le porte degli stadi saranno aperte solo “molto dopo, seguendo la linea dei contagi”.

Juventus, Higuain e Rabiot ancora assenti

Mentre la Juventus continua la preparazione in sedute singole alla Continassa, continuano a mancare all'appello sia Higuain, ancora in Argentina per stare al fianco della madre e Rabiot, che è invece in Costa Azzurra con la famiglia. Stamani si è visto nuovamente Paulo Dybala che, completamente guarito dal Coronavirus, nei giorni scorsi ha ripreso ad allenarsi sul campo.

Spal, Mattioli: “Se ci fanno retrocedere faccio ricorso”

“Se ci faranno retrocedere a tavolino faremo ricorso". Così il presidente della Spal, Walter Mattioli sulla possibilità che la Serie A non riparta. “Credo sia logico che ti brucia se ti dicono che sei penultimo e devi retrocedere senza poter giocare” prosegue il numero uno del club che si dice pronto “a giocarmela fino in fondo, stiamo bene mentalmente e crediamo di potercela fare. Se ci fossero le condizioni ci siamo, ma la B a tavolino non l'accetteremmo passivamente”.

di Enrico Sarzanini\Edipress


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