ROMA - Tutti uniti per ripartire. E' quanto emerso dalla riunione di Lega di Serie A che nel giorno della festa dei lavoratori ha messo a punto un protocollo sugli aspetti logistici per la ripresa del torneo oltre ad un paio di bozze del nuovo calendario. Si tratta di un documento che disciplina i viaggi in pullman e in aereo, l'ingresso negli stadi delle squadre e delle altre persone ammesse, le procedure di sanificazione dei centri di allenamento e degli impianti, la preparazione dei terreni di gioco e la gestione delle relazioni con i broadcast e i media.
Emilia Romagna, si agli allenamenti.
I calciatori di Spal, Bologna, Parma e Sassuolo, da lunedì, potranno tornare nei rispettivi centri sportivi per allenarsi, sia pure individualmente. E' quanto prevede l'ordinanza firmata ieri sera dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Le sedute dovranno svolgersi "nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse", equiparando gli atleti delle discipline individuali a quelli che praticano sport di squadra.
Premier verso la ripresa
La Premier si prepara a riprendere. Si va verso un ritorno in campo ma con gare a porte chiuse fino a dicembre, con possibile estensione fino a maggio 2021 qualora il governo inglese dovesse prolungare il divieto alle manifestazioni di massa. In queste ore i vertici della Premier League sono impegnati nella riunione tra club per il 'Restart Plan', il piano di ripartenza che ha come obiettivo di tornare a giocare l'8 giugno.
Lorenzo Pellegrini: “Vogliamo tornare ad allenarci”
“Il nostro desiderio è tornare in campo”. Così il centrocampista della Roma, Lorenzo Pellegrini su Instagram si schiera in favore della ripresa del campionato. “Ci sono le condizioni per allenarsi in sicurezza nei centri sportivi e ci auguriamo di farlo il più presto possibile” prosegue il calciatore che auspica la ripresa del campionato “non solo per ragioni sportive ma anche per evitare conseguenze economiche disastrose per le migliaia di persone che lavorano nel mondo del calcio e per le loro famiglie”.
di Enrico Sarzanini\Edipress