ROMA - “Allo sbando”. Questo il titolo che campeggia sulla prima pagina del 'Corriere dello Sport' oggi in edicola e dedicata alla presa di posizione dell'Istituto Superiore di Sanità che tramite il direttore del dipartimento Malattie Infettoive, Gianni Rezza, si è schierato contro la ripresa del campionato. Parole che non sono state affatto gradite in particolare dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina che ha ribadito: “Protocollo medico poi tutti in campo, anche in estate”.
Immobile: “Dodici gare per cullare il nostro sogno”
“Avremo dodici gare per continuare a sognare”. Così l'attaccante della Lazio, Ciro Immobile prima del fischio d’inizio di “United per l’Italia”, la partita a Fifa 2020 per raccogliere fondi per l'emergenza coronavirus. “Le nostre ambizioni rimangono anche se credo sia normale che in questo momento abbiamo tutti pensato poco al calcio” ha spiegato ai microfono di Sky Sport. Secondo Immobile bisogna essere “bravi a prepararci mentalmente. Sarà difficile, ma ce la metteremo tutta, anche per far tornare il sorriso alla gente”. Così sul record di 36 gol di Higuain: “Mi sto allenando tanto per raggiungere quest’obiettivo”.
De Ligt: “Alla Juve non per Ronaldo”
“Non sono venuto alla Juventus per Cristiano Ronaldo”. Lo ha svelato il difensore bianconero Matthijs De Ligt al canale Youtube Foot Truck. “Quando sono entrato per la prima volta mi sentivo come un bambino in un negozio di caramelle. C’era Buffon, c’era Ronaldo” ricorda l'olandese che racconta un curioso aneddoto sui falli di mano che lo avevano messo al centro dell'attenzione: “Quando ero sotto la doccia dopo la partita contro il Torino i compagni mi hanno detto: è incredibile, è come se ci fosse una calamita nel tuo braccio!”.
Balotelli: “In Nazionale chi merita”
"Giusto che in Nazionale ci vada chi merita di più”. Parola di Mario Balotelli che in diretta su Instagram con Fabio Cannavaro torna a parlare dell'Italia. “Con Mancini ho un rapporto speciale – racconta l'attaccante del Brescia -. Sono contento se ritiene di non dovermi convocare in nazionale perché so che se mi dovesse convocare, non lo farebbe per farmi stare in panchina”. Poi il messaggio d'amore al Napoli: “Ci ho provato e ci starei benissimo. Farei diventare mia figlia Pia capo ultrà, lei tifa Napoli”.
di Enrico Sarzanini\Edipress