Sinner sbotta dopo l'assenza a Parigi: "Basta, non riuscivo ad alzarmi dal letto"

L'assenza di Jannik, due settimane dopo l'inizio delle Olimpiadi, continua ad essere un tema. E lui dal Canada risponde a tono
Dalla nostra inviata Chiara Zucchelli
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Possibile che Jannik Sinner continui ad essere ancora un tema? Possibile, soprattutto se sei il numero uno al mondo e la tua assenza a Parigi abbia fatto parecchio rumore. L'Italia del tennis ha vinto un bronzo con Musetti e un oro con la coppia Paolini - Errani, eppure è sempre Sinner a fare rumore. Lui, evidentemente, non ne può più come dimostrano le parole dette dopo l'esordio a Montreal. Quando gli viene chiesto se non sia un po' stufo di tutte le polemiche generate dalla sua assenza alle Olimpiadi Sinner non le manda a dire: "È una domanda a cui non vorrei neanche dover rispondere onestamente - riporta il sito "Ubitennis" -. Credo che soltanto io e il mio team sappiamo davvero come mi sono sentito: da fuori è una cosa, da dentro è un’altra. Io soprattutto so come mi sono sentito. Lo avevo detto fin dall’inizio dell’anno che il mio obiettivo più grande erano le Olimpiadi, purtroppo però non ero neanche in grado di alzarmi dal letto. Poi sinceramente di quello che pensa la gente… diciamo che ci dò poca importanza, poco peso. Non sono più sui social, che è una cosa che mi fa molto bene. Poi alcune cose le leggo comunque, è ovvio che quando apri il cellulare ci sono le notifiche e qualcosa lo vedo. So però anche di come sono io come persona e di quali persone ho intorno, che tengono tutte molto a me. Purtroppo questa volta è andata così, ci saranno sempre delle cose belle e altre un pochino più brutte, come questa. Capisco la reazione della gente, sono onesto, però ormai sono qua a Montreal e quello che è successo è successo”.

Sinner e le parole sulle Olimpiadi e il tennis italiano

"Penso - ha aggiunto Sinner in riferimento al momento d'oro del tennis italiano - che questa sia la cosa più bella che ci possa essere. Ho sempre detto che più giocatori italiani abbiamo e meglio è, perché c’è una percentuale sempre più alta di fare belle cose tutte le settimane. È proprio quello che sta accadendo, c’è sempre almeno un italiano che fa un’ottima settimana. Abbiamo tanti tornei in italia, tanti Challenger che magari permettono ad un giocatore giovane di ricevere una wild card per provare anche com’è il livello della top200, top300. Alla fine siamo tutti giocatori che vogliamo vincere e migliorare, ma è ancora più bello quando siamo in tanti”. Infine, a Sinner è stato chiesto cosa veda nel futuro immediato: "Di sicuro giocare più partite possibili in questa trasferta nordamericana, ma per farlo devo un po’ migliorare il servizio. Sto cercando di muovere la palla. Ho provato alcune variazioni, che non hanno funzionato come volevo, ma dentro di me so che provare ad essere più imprevedibile in campo è la strada giusta”. Una strada da cui, quantoprima, vuole togliere Parigi e tutte le polemiche che ci sono state.


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