Pennetta e Schiavone nettissime sull'assenza di Sinner: "Da fuori è facile..."

Le due ex campionesse protagoniste a Casa Italia difendono Jannik senza peli sulla lingua. E tracciano un bilancio del tennis azzurro
Dalla nostra inviata Chiara Zucchelli
4 min

"Da fuori tutti bravi". Questo è, in sintesi, il pensiero di Francesca Schiavone e Flavia Pennetta sulle tante (troppe) critiche a Jannik Sinner per la sua assenza a Parigi. Ospiti come ambassador di Casa Italia sono in prima fila sul tennis ma si concedono, come nel caso di Flavia, anche qualche incursione in altri sport tipo la pallavolo. "Bellissimo ed emozionante, non avevo visto altro oltre il tennis. Per la prima volta sono qui in un ruolo completamente diverso ed è molto bello viverlo in questa maniera".

Sinner non è Parigi: la netta risposta di Schiavone e Pennetta

Impossibile non parlare dell'assenza di Sinner a queste Olimpiadi. Dice Francesca Schiavone: "Le critiche sono sempre più facili da dare rispetto a quello che succede, considerando che il tennis è uno sport che richiede tantissima prestazione e siamo in gara quasi ogni settimana, è diverso rispetto agli altri. Se dichiara di non stare bene perché venire qua a partecipare e basta, lui se partecipa vuole almeno una medaglia. Quindi per me più rispettabile una scelta del genere rispetto al venire qui e basta".  Dello stesso avviso Flavia Pennetta: "Sono d'accordo, è stato sfortunato, sarà stata una decisione dolorosa, lui non vuole partecipare, se non è in condizione di fare bene non partecipa".

Schiavone e Pennetta su Nadal e il tennis azzurro

Loro invece a questi Giochi, seppure in una veste diversa ci sono e la sensazione è che si sentano perfettamente a loro agio: "Siamo onorate ed è bello avere qualcuno sugli spalti a sostenere l'Italia. Ce n'è sempre bisogno", ammette Francesca Schiavone che poi si emoziona, come Flavia, nel parlare di Rafa Nadal tra gli ultimi tedofori alla cerimonia inaugurale: "Hanno voluto celebrarlo per quello che ha fatto e per quello che è visto che è semore un esempio per tutti". Per Pennetta lo spagnolo "è tanto legato a questa città, c'è stato anche un senso di riconoscimeno nei suoi confronti visto quello che ha fatto al Roland Garros, difficile che qualcuno scriva la stessa storia". La storia, però, la sta scrivendo anche il tennis azzurro, mai così competitivo. Rimpianti per non essere parte attiva di questo momento d'oro? "Quello che abbiamo fatto è nella storia e nessuno ce lo toglie - spiega Pennetta -. Ma da tanto tempo non si avevano così tanti giocatori al top tra uomini e donne, è bello anche per noi che siamo fuori e ce lo godiamo così". Al massimo regalando consigli, come dice Francresca Schiavone: "Abbiamo un ruolo semplicemente differente, abbiamo dato tutto e adesso è arrivato il momento di guardare e consigliare anche. Il confronto con la nuova generazione è importante, doniamo perle". "Di saggezza", conclude Flavia. Le due amiche sorridono e si capiscono con uno sguardo.

Pennetta, Schiavone e la previsione su Jasmine Paolini

Solo su una cosa non sono d'accordo le due campionesse: quale medaglia porterà a casa Jasmine Paolini magari in coppia con Sara Errani? "Oro, oro", dice Francesca. Flavia è più cauta, o forse solo più scaramantica: "Lei è molto netta, io dico argento". E gli uomini? Per Schiavone è in arrivo una sorpresa, per Flavia il doppio può prendere una medaglia.

 


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