Rossella Fiamingo: "L'oro, le polemiche, i figli, Paltrinieri e la scelta di Sinner"

La campionessa olimpica si racconta senza filtri: "Sottovalutata? Io so quello che ho fatto". E su Diletta Leotta...
Dalla nostra inviata Chiara Zucchelli
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Rossella Fiamingo è una principessa. Siamo a Parigi, nella casa di Omega, un palazzo nel cuore della città accanto al Museo d'Orsay. C'è un evento con un dress code bianco che la campionessa di scherma, ovviamente, rispetta in pieno. Solo che all'interno della piccola e griffata borsa c'è una splendente medaglia d'oro. Ecco: l'abito in questo caso fa anche il monaco. Perché Rossella, 33 anni da poco compiuti, potrà anche essere personaggio da copertina, "amica di" (Diletta Leotta) e "fidanzata di" (Gregorio Paltrinieri) ma è soprattutto un'atleta che, tra Olimpiadi, Mondiali e Europei ha vinto diciotto medaglie nella spada, di cui quattro d'oro. Ingeneroso, quindi, non renderle merito.

Pensa di essere un po' sottovalutata visto che ha vinto tre medaglie di fila ai Giochi?

«Facendo scherma sembra quasi normale visto che le nostre medaglie si danno un po' per scontate, ma lo so io quello che ho fatto e mi fa onore».

Si è parlato tanto in queste settimane dell'importanza del percorso, a prescindere dal podio, e si è parlato anche di una presunta mancanza di cattiveria delle nuove generazioni in pedana.

«Non penso sia un problema generazionale. Ci sono atleti che partecipano perché devono vincere e altri per cui invece è una vittoria essere arrivati settimi o aver fatto il loro personale. Se parliamo delle parole di Benedetta Pilato posso dire che l'ho capita e un po' l'ammiro perché se io avessi preso così le mie sconfitte sarei stata meglio. Non so se avrei vinto di più, ma avrei sofferto di meno».

A proposito di sofferenze: pesa essere chiamata l'amica di o la fidanzata di?

«Mi hanno fatto ridere alcuni titoli, negli anni ne ho sentite di diverse, ma ero preparata anche se alcune cose le ho trovate un po' esagerate».

La medaglia di Parigi dove andrà?

«Andremo due settimane in Sicilia e la porterò lì insieme alle altre».

Progetti futuri?

«Proveremo ad andare ai Giochi di Los Angeles, sia io sia Gregorio. Quattro anni sono lunghi ma spero che saremo lì e spero che Greg ci vada da portabandiera. Se lo merita più di tutti».
 

Che rapporto ha con il tempo che passa?

«Mi mette un po' di malinconia, prima ero una da: tutto arriva per chi sa aspettare. Ora vado un po' più veloce ma mi godo tutto e non dò nulla per scontato. Vivo il presente nel migliore dei modi. Sarà brutto quando smetterò ma non ci penso».

Le passioni di Rossella Fiamingo?

«Faccio yoga, ho iniziato con la mia fisioterapista Veronica Balzano perché avevo un dolore al gluteo e me ne sono innamorata. Medito, suono il pianoforte che ho in casa e adesso, dopo la laurea in dietistica, mi sono dedicata solo sulla scherma».

Rossella è felice se...

«Se continuerà a fare sport con la stessa passione di oggi. Figli? Non è detto che debbano essere per forza sportivi, anche perché avrebbero una grande pressione».

A proposito di pressione: nei primi giorni dei Giochi si è parlato tantissimo della scelta di Sinner di non partecipare per una tonsillite, lei avrebbe fatto lo stesso? 

«Non so quanto fosse grave la sua tonsillite, non ho seguito bene e non mi permetto. Io se non avessi avuto una cosa seria avrei partecipato perché l'Olimpiade è una gara importantissima e la Nazione ti riconosce come atleta di un gruppo. Sarebbe stato bello incontrarlo».

Un po' come Nadal. «L'ho visto varie volte ma non avuto il coraggio di chiedergli la foto, già gliela chiedevano tutti. L'ho chiesta solo a Tom Daley».

Preoccupata per la gara di Paltrinieri nella Senna?

«Sono orgogliosa di lui, ha fatto una super gara nei 1500 e ci è voluto un record del mondo per batterlo. Per il resto sono un po' preoccupata ma come ho detto a Greg, l'importante è concentrarsi sulla gara e poi si vedrà».


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