Foconi insultato sui social, la compagna si ribella: la lunga risposta agli haters

Le parole di Mariavittoria Cozzella, che difende il fidanzato dopo i pesanti errori nella finale del fioretto maschile a squadre: tutti i dettagli
Foconi insultato sui social, la compagna si ribella: la lunga risposta agli haters
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PARIGI - L'Italia si è dovuta accontentare della medaglia d'argento nel fioretto maschile a squadre. Il quartetto azzurro si è arreso in finale al Giappone, che ha conquistato l'oro con il punteggio di 45-36. A pesare sulla sconfitta è stato il penultimo assalto della riserva Alessio Foconi, che ha chiuso con un deludente parziale di 5-0 a favore del giapponese Imura, lasciando l'Italia sotto di sei punti e ormai fuori dai giochi. La sua prestazione ha scatenato critiche e insulti sui social, ai quali ha voluto rispondere la compagna Mariavittoria Cozzella con un lungo post.

Bufera Foconi, la compagna risponde sui social

"Questa è una medaglia d’argento delle Olimpiadi di Parigi 2024. Quella roba che quando sei piccolo ce l’hai sempre in bocca: le Olimpiadi. Il mio ragazzo ha partecipato a due Olimpiadi, e in questa, insieme ai suoi meravigliosi compagni, ha vinto anche una medaglia d’argento. Non è riuscito a dare il meglio di sè e mi dispiace molto perché quando Ale tira, s’illumina tutto. È estro, potenza, tecnica. Dentro quello che fa c’è tutto l’amore e il sacrificio che ci mette. Purtroppo le Olimpiadi nel bene e nel male sono una vetrina gigantesca per gli sportivi, che, nel caso della scherma, non sono molto abituati alle offese perché di solito nessuno se li caga mai. Di solito se vincono i mondiali o perdono al primo assalto nessuno se ne accorge. Invece alle Olimpiadi è diverso. Tutti vogliono qualcosa di cui non conoscono nulla e per cui non hanno mai lottato. A me fanno molto ridere. Perché guardo il mio ragazzo e penso che è un olimpionico e che ha fatto grandi cose nella sua vita. Cose più grandi di quelle che si possono immaginare. E sono fiera di lui e sorrido felice perché quella medaglia non ce l’hanno tutti, perché la squadra lí, alle Olimpiadi, ci è andata anche grazie a lui, e perché quando non poteva tirare ha contribuito al massimo con quello che poteva dare, e perché non ha mai incolpato nessuno se non sè stesso, anche quando avrebbe potuto fare diversamente. Così come fa ora. Ed è giusto. Perché poteva e voleva fare di più. Ma la realtà è che ha già fatto tantissimo e io sono felice da morire di averlo stasera nel mio letto. Lui e la sua bellissima medaglia. Penso che la incornicerò e la terrò vicino al nostro letto. E quando gli passerà la tristezza anche lui le vorrà bene. E quando saremo vecchi e la guarderemo non ci ricorderemo di quelle 5 stoccate, ma di una vita fatta di cose belle, di sangue, di impegno e di dedizione. E una vita così non la vivono tutti. E io sono grata di viverla ogni giorno insieme a lui. Auguro a ognuno di voi di avere un Alessio al vostro fianco nella vita".


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