ROMA- La puntata di Starting Six dedicata al Volley Maschile analizza quella che, senza nascondersi dietro le parole, può essere archiviata come una grande delusione. Gli azzurri di De Giorgi erano partiti con grandi ambizioni per queste Olimpiadi puntando decisamente in alto. L’Italia non può accontentarsi del quarto posto maturato dopo una brillantissima prima fase, nella quale Giannelli e compagni hanno sconfitto Brasile e Polonia, e da un finale di torneo decisamente amaro con le pesanti sconfitte per mano della Francia in semifinale e degli Stati Uniti nella finale per il bronzo, nelle quali si è pagata l’inesperienza di molti titolari ed un calo di rendimento che ora il CT dovrà analizzare a mente fredda e porre rimedio a quanto a Parigi non ha funzionato. Va comunque reso merito a questo gruppo di ragazzi, che hanno già conquistato un Mondiale e un Europeo, per essere diventati in pochi anni una delle squadre più forti del panorama mondiale. La giovane età media della nazionale lascia ben sperare per una collettiva crescita tecnica e mentale che ci permetterà di riprovarci fra quattro anni. Nell’analisi attenta di Pasquale Di Santillo non poteva mancare il riferimento alle critiche piovute addosso, in maniera forse eccessiva, al tecnico azzurro, che a detta di molti non ha avuto l’intuizione ne il coraggio, viste le difficoltà di Lavia e Michieletto, di far ricorso alla panchina dove scalpitavano giovani di talento come Porro, Bottolo e Bovolenta. Una critica probabilmente eccessiva che il nostro CT, alla prima esperienza olimpica sulla panchina azzurra, certamente non merita.