TOKYO (GIAPPONE)- Amarezza e delusione nel clan azzurro dopo l’eliminazione per mano dell’Argentina nei quarti di finale del torneo Olimpico. Sono il tecnico Blengini, che dà l’addio alla nazionale, Simone Giannelli e Massimo Colaci ad esprimere quello che si prova in questo momento nello spogliatoio italiano.
Gianlorenzo Blengini- « Nel secondo set siamo stati avanti di qualche punto e in quel momento abbiamo commesso qualche errore di troppo in battuta e quello ha permesso loro di rifiatare e in più hanno cominciato a difendere molto, rimettendosi in partita. Nel terzo abbiamo faticato a riorganizzarci, mentre il quarto è stato a senso unico per noi. Nel tie-break siamo stati davanti anche di due punti, però a fare la differenza è stato un loro turno in battuta. Grazie a quella serie hanno preso un bel vantaggio e non ce l’abbiamo più fatta a recuperare. Sapevamo che ci avrebbe aspettato un match durissimo, l’Argentina arrivava a questa Olimpiade con una squadra matura e nel girone sono stati capaci di fare grandi cose, sfiorando addirittura la vittoria con il Brasile. Proprio per questo siamo scesi in campo con l’atteggiamento giusto nel primo set e siamo rimasti in partita sino alla fine, però non è bastato. L’Argentina così va avanti, mentre noi ci fermiamo qui. Tutti i ragazzi, sia quelli scesi subito in campo, sia chi è entrato dalla panchina ha provato a dare il 100% di quello che era nelle condizioni di dare. Per me allenare la nazionale italiana in queste sette stagioni è stato un orgoglio, ma prima ancora un privilegio. Io sono grato prima di tutto a Libenzio Conti che mi ha proposto sulla panchina azzurra al presidente Magri e mi hanno dato sostegno. Voglio ringraziare anche i presidenti successivi Cattaneo e Manfredi, il quale anche prima di diventare presidente mi ha fatto sentire un supporto davvero percepibile. Devo ringraziare, ovviamente, tutti i giocatori con i quali ho lavorato, tanti hanno dato alla nazionale una disponibilità quasi illimitata per portare più in alto la maglia azzurra. A volte ci siamo riusciti, a volte no, ma l’impegno non è mai stato meno del 100%.
Rappresentare per due volte consecutive il proprio paese alle Olimpiadi è stato un grandissimo privilegio ».
Simone Giannelli- « Le sconfitte fanno tutte male, peccato per il tie-break eravamo avanti, poi loro con un grande turno in battuta hanno ribaltato il set. Di spiace non aver sfruttato una buona chance nel secondo set, avevamo qualche punto di vantaggio e loro con delle buone difese sono rientrate in partita. Noi dovevamo sfruttare meglio la battuta, abbiamo commesso troppi errori. Non siamo stati abbastanza cinici e l’Argentina poi ci ha messo tanto del suo ».
Massimo Colaci- « Perdere fa tanto male, 3-1 o 3-2 cambia poco, saremmo usciti comunque. I rimpianti ci sono per il secondo set, potevamo gestirlo meglio, così dispiace aver subito nel tie-break quei due aces che hanno spinto avanti l’Argentina. Io mi aspettavo una partita così, difficile: loro nel girone avevano fatto ottime cose e oggi si meritano i nostri complimenti. Dispiace lasciare l’Olimpiade perché è un torneo fantastico, ma evidentemente ci sono squadre che hanno meritato più di noi.
Con questa manifestazione si chiude la mia esperienza in azzurro, speravo di terminarla in maniera diversa. Sono stati anni bellissimi, peccato non esser riusciti a prendere mai l’Oro, però si vede che gli altri hanno fatto meglio di noi. Di questa avventura porto con me tutto: i viaggi, le partite, le sconfitte, l’Argento Olimpico arrivato al termine di un’Olimpiade incredibile. Ora si aprirà un nuovo ciclo e spero che chi venga dopo di me riuscirà a fare meglio ».