Caos Italia-Ungheria, c'è il ricorso al Tas: "Ragazzi del Settebello disperati"

Il presidente federale Barelli annuncia una nuova azione dopo il ricorso respinto: "Errore bestiale"
Caos Italia-Ungheria, c'è il ricorso al Tas: "Ragazzi del Settebello disperati"
Dalla nostra inviata Chiara Zucchelli
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Il Settebello, e tutta le Federnuoto, non ci stanno. Per questo è previsto un nuovo ricorso al Tas dopo che oggi è stato respinto quello presentato per rigiocare la partita. Alle 14.10 la giuria di appello ha infatti respinto il ricorso della Federnuoto motivandolo esclusivamente "On World Aquatics Competetion Regulations 13.1.1 and 20.3.7" (competetion scritto con la e, per la cronaca). L'articolo 13.1.1 riguarda le norme che disciplinano ricorsi e appelli; il 20.3.7 non risulta esistere. Inoltre non viene comunicata alla Federnuoto nessuna squalifica comminata a Condemi, che quindi potrebbe essere regolarmente in vasca nella prossima partita. Alle 18:51 la Federazione riceve le motivazioni argomentate che, tra l'altro, evidenziano la mancanza di violenza nell'azione di Condemi, limitate riprese video disponibili per gli arbitri che altrimenti avrebbero potuto decidere diversamente, l'impossibilità di ripetere la partita per decisioni che coinvolgono il VAR secondo i regolamenti in vigore. Questa sequenza di incongruenze inducono la Federnuoto a presentare ricorso al Tas. Con poche speranze, se non nulla, ma qualcosa va fatto.

Federnuoto furiosa dopo Italia-Ungheria, le parole di Barelli

."Quanto accaduto in semifinale è un errore bestiale, che è stato stigmatizzato da tutti i social e i siti internazionali di pallanuoto - ribadisce il presidente Paolo Barelli, ospite a Casa Italia per omaggiare il bronzo di Ginevra Taddeucci nella 10 chilometri -. I ragazzi hanno ricevuto solidarietà di tutti, ma sono disperati per un'opportunità persa a causa dell'arbitraggio. I due ricorsi sono stati respinti; ne presenteremo un terzo al Tas per un riscontro formale al nostro disappunto perché non credo che sortirà ulteriori effetti. Un aspetto clamoroso è che l'appello alla World Aquatics non possa modificare il risultato di una competizione secondo regolamento. Allucinante anche che ieri era gioco violento, oggi non lo sia più. L'errore è plateale e incomprensibile perché è evidente l'intenzione del ragazzo di tirare in porta. Trovo allucinante che arbitri esperti, convocati per le Olimpiadi, non siano in grado di distinguere un gesto violento da uno tecnico".


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