Martinenghi, i compagni commossi in tribuna. E la Defense Arena si ammutolisce

Tete vince il primo straordinario oro olimpico dell'Italia: da Miressi a Pilato tutti emozionati per lui. Che racconta così una notte magica
Dalla nostra inviata Chiara Zucchelli
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Come glielo spieghi a chi non c'era? Come glielo spieghi che Nicolò Martinenghi, nuotatore con la passione per gli orecchini e i profumi, è salito sul tetto del mondo con una gara atomica, stratosferica, bellissima? Come glielo spieghi che ha ragione lui, oggi e sempre, quando dice che nella vita non conta il tempo, ma l'attimo? E come glielo spieghi che in tribuna i compagni, da Pilato a Miressi, tifano e si commuovono quando vedono che Tete, dall'altra parte della piscina, ha toccato per primo? E come glielo spieghi, infine, a chi non capisce perché la Defense Arena, che è uno stadio (bellissimo) da rugby trasformato in un impianto (bellissimo) di nuoto, si è ammutolita all'improvviso? Non glielo spieghi, fine. Perché certe cose puoi solo viverle. Un po' come la finale olimpica di stasera dei 100 rana.

Martinenghi, le parole dopo l'oro olimpico

Una finale in cui si diceva: "Martinenghi punta a una medaglia". Vero. Ma in pochi, forse neppure lui, pensavano che potesse essere d'oro, la prima per lui e la prima per l'Italia a Parigi. "Sono senza parole, quasi incredulo - le sue parole appena uscito dall'acqua -. Durante la gara non ho pensato a niente, ho dimostrato che conta saper cogliere l'attimo ed essere al momento giusto nel posto giusto. Avevo vinto Mondiale ed Europeo, ora posso dire di aver vinto anche l'Olimpiade". Giusto. E anche questo, come glielo spieghi? Non lo spieghi, senza dubbio. 

Martinenghi entra nella storia

Venticinque anni il primo agosto, Martinenghi si è fatto il regalo migliore del mondo. Qui, alla Defense Arena, generalmente, gioca il Racing 92 e uno dei giocatori di rugby francese più famosi al mondo, Sebastien Chabal, ha indossato proprio la maglia del Racing. Una sua frase famosa dice: "Lo sport mi ha dato tutto e io quando scendo in campo cerco di ridargli qualcosa perché è l'unica cosa che so fare. Ma questo non puoi spiegarlo a chi non lo prova". Appunto: come lo spieghi?


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