Pagina 2 | Pagelle Italia Olimpiadi Parigi: 10 al volley e a Tamberi, ma gli arbitri...

PARIGI - Sono terminati domenica 11 agosto i Giochi di Parigi: 40 medaglie, di cui 12 d'oro, sono il prezioso bottino della spedizione azzurra, mai così ampia e competitiva. Ecco i nostri voti, con 5 promossi e 5 bocciati.


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Tamberi e il volley: 10. E grazie

Grazie alle ragazze del volley e al loro straordinario allenatore, Velasco, perché hanno portato all'italia un oro olimpico mai preso. E grazie a Gimbo Tamberi perché ha portato all'Italia un orgoglio raro. L'estasi di Egonu e compagne, l'incubo di Gianmarco. Lo sport non è come la vita, lo sport è vita. E allora grazie, campioni e campionesse, per avercelo ricordato.

Errani - Paolini: 9.5. Per non accontentarci

Oro storico nel tennis, felici e spensierate. Il giro in bici per Parigi di notte prima della finale del doppio meritava un voto a parte. Ma mezzo glielo togliamo perché nel singolo volevamo di più, soprattutto da Paolini.


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Paltrinieri 9: Greg, ti aspettiamo a Los Angeles

E’ il voto che si è dato lui. Un leader in acqua e fuori, 10 giorni da protagonista tra piscina e fiume, bronzo negli 800, argento nei 1.500, il nuotatore italiano più medagliato di sempre, l’unico a salire sul podio in tre olimpiadi diverse. Forse smetterà, forse no. Sarebbe bello che continuasse solo per vederlo portabandiera a Los Angeles 2028. Greg merita questo e altro.

Spedizione azzurra: 8. Lo sport è la faccia bella dell'Italia

Spedizione composta da 403 atleti e 40 medaglie: 12 ori, 13 argenti, 15 bronzi. Stesso numero di Tokyo ma con due successi in più. Lo sport italiano è in salute, nel giro di un triennio ha sfornato nuove vittorie olimpiche assorbendo l’urto dei mancati successi dell’atletica, grande protagonista in Giappone con 5 ori. Non è andata bene per tutti ma su un gruppo così allargato è normale. Ancora una volta è lo sport la faccia bella del Paese.


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Carini 5: perché?

Nessuno le chiedeva di vincere e neppure di gareggiare a tutti i costi, se non se la sentiva. Ma farsi strumentalizzare no, poteva e doveva evitarlo. Mica per altro: sul podio poteva salirci, forse insieme a Khelif. E allora Angela: perché?


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Staffetta 4x100 mista: 4. Un quartetto così doveva andare in finale

Sei medaglie è il bottino del nuoto, la federazione numero uno di tutta la spedizione. L’eliminazione della staffetta mista, sul podio a Tokyo, malgrado la presenza degli ori olimpici Ceccon e Martinenghi è l’unica vera controprestazione di cui avremmo fatto volentieri a meno. Stanchezza, cali di tensione e concentrazione: va bene tutto, ma quel quartetto non può non andare in finale.

Arbitri e giurie 4: troppi indizi per non fare una prova

Le sconfitte vanno accettate, ci mancherebbe. La superiorità degli avversari va riconosciuta. Ma perdere per valutazioni sbagliate mette a dura prova qualsiasi spirito olimpico. Pallanuoto, scherma, judo, boxe: troppi indizi per non fare una prova. Se la buonafede vale per tutti, allora da qui ai prossimi 4 anni bisognerà lavorare sulla qualità di chi, decidendo in un modo o in un altro, ha in mano la vita sportiva degli atleti.

Senna 4: esperimento non riuscito

Parigi 2024 ha speso un miliardo e mezzo di euro per renderla balneabile di fatto solo per una manciata di giorni: fatalità quelli delle gare di triathlon e nuoto di fondo. Bella l’idea dell’Olimpiade dentro la città, con alcuni sedi davvero scenografiche. Ma la scelta della Senna è andata a danno degli atleti e non va bene.

 


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Tamberi e il volley: 10. E grazie

Grazie alle ragazze del volley e al loro straordinario allenatore, Velasco, perché hanno portato all'italia un oro olimpico mai preso. E grazie a Gimbo Tamberi perché ha portato all'Italia un orgoglio raro. L'estasi di Egonu e compagne, l'incubo di Gianmarco. Lo sport non è come la vita, lo sport è vita. E allora grazie, campioni e campionesse, per avercelo ricordato.

Errani - Paolini: 9.5. Per non accontentarci

Oro storico nel tennis, felici e spensierate. Il giro in bici per Parigi di notte prima della finale del doppio meritava un voto a parte. Ma mezzo glielo togliamo perché nel singolo volevamo di più, soprattutto da Paolini.


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