ROMA - "La Wada ha respinto le accuse del giudice? E' autoreferenziale, prevale la difesa di se stessi e non vedo l'obiettività e la neutralità. Purtroppo già nel procedimento giudiziario ha dimostrato non sapere che cosa sia la neutralità. Abituati ai loro procedimenti autoreferenziali del circuito sportivo non si sanno porre come parte in un procedimento giudiziario che pone tutti sullo stesso piano. Loro sono abituati ad emettere giudizi in maniera assertiva". Così Sandro Donati, preparatore di Alex Schwazer e memoria storica dell'antidoping italiano, dopo che sul caso del marciatore altoatesino, la Wada ha respinto le accuse del giudice per le indagini preliminari di Bolzano, Walter Pelino. Il marciatore azzurro nei giorni scorsi ha presentato al Tribunale federale svizzero istanza di sospensione della squalifica di 8 anni in essere per recidiva all'uso di sostanze dopanti.